Cronologia Cavouriana

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10 agosto, venerdì: alle 17,45 nasce Camillo Paolo Benso di Cavour a Torino, nel palazzo paterno, in rue de Jena (più tardi via dell'Arcivescovado e oggi via Cavour), secondogenito del marchese Michele e di Adele de Sellon;
13 agosto, lunedì: viene compilata la fede di nascita davanti al Sindaco,G. Negro, Ufficiale di Stato Civile (conservata nell'Archivio della Città di Torino, numero atto 1867); -
Cavour, all'età di 5 anni, scrive le prime tre lettere di cui si abbia notizia. La prima alla zia Victoire (prima del matrimonio di questa), la seconda allo zio Jules-Gaspard de Clermont Tonnerre (poco dopo il matrimonio), la terza nuovamente alla zia Victoire.
Nel dicembre la nonna, la mamma e la zia Henriette fanno parte del "cercle" della regina Maria Teresa, moglie di Carlo Alberto. -
5 maggio, domenica: arrivo a Santena con papà, fratello e precettore;
10 maggio, venerdì: arrivo della mamma.
11 maggio, sabato: scrive a zia Victoire, arriva la nonna.
Camillo viene condotto dai genitori a Genève con il fratello: in quest'occasione chiese a Gaspard De La Rive di far licenziare il maestro di posta, colpevole di aver fornito pessimi cavalli per il viaggio. -
19 marzo, mercoledì: a Santena il giorno di San Giuseppe con papà, Gustavo e l'abate Ferrero. Pranzo con il priore Pezzana.
25 marzo, martedì: il giorno dell'Annunciazione Prima comunione di Gustavo.
20 dicembre, sabato: festa per l'onomastico della mamma, alla quale Camillo regala un corona di fiori. Camillo guarisce dal morbillo, cha aveva contratto a metà novembre.
22 dicembre, lunedì: scrive a zia Victoire -
7 agosto, sabato: la mamma Adèle scrive a Camillo.
10 agosto, martedì: corsa a premi dei bambini di Santena, organizzata da Camillo il giorno del suo nono compleanno.
30 novembre, martedì: scrive al padre Michele. -
1° maggio, lunedì: Camillo entra nell'Accademia militare in qualità di alunno, in seguito alla domanda presentata dal padre al cavalier Cesare Saluzzo di Monesiglio, comandante in seconda dell'Accademia;
16 maggio, martedì: Camillo figura all'ordine del giorno: « Li Signori Massa, Borea, Milone, Marmorito e il tuttora recluta Signor Cavour hanno con bellissimo esempio di lodevole emulazione meritato che si faccia di essi qui l'onorevole menzione ... »;
20 maggio, sabato: nuovamente nell'ordine del giorno viene riportato: «I Signori Massa, Maltese e con merito di special lode il Signor Cavour, tuttora compreso in ruolo delle reclute hanno riportato le note favorevoli prescritte per la menzione d'onore»;
12 luglio, mercoledi: nuova nota Il signor Cavour per note favorevoli dei signori superiori, prefetto della brigata, e professori, ha riportato l'onorevole menzione;
24 agosto, giovedì: infine Il sig. Cavour colla presentazione di favorevoli note dei vari dicasteri, si è meritata l'onorevole menzione, che gli viene perciò accordata all'Ordine di questa sera. -
11 gennaio, giovedì: la negligenza nel tenere in ordine gli appunti di matematica gli costa l'esclusione dal passaggio comune;
28 gennaio, domenica: un nuovo provedimento di punizione prevede che «il Signor Cavour essendosi oggi reso riprensibile col frapporre ostacolo ed inutili difficoltà al solito servizio della squadra di cui egli fa parte, e deve seguire tanto nell'interno e principalmente fuori dell'Accademia in pubblico, ciô che rende tanto più grave il di lui mancamento, sarà posto in sequestrazione permanente sino a nuovi ordini durante la giornata»;
15 febbraio, giovedì: «La sfavorevole nota rossa è stata, per la classe di calligrafia, incontrata non senza scandalo dei superiori dal sig. Cavour»;
17 febbraio, sabato: «Il sig. Cavour ha riscattata la propria nota rossa del dì 15»;
22 marzo, giovedi: «il Signor Cavour, recidivo per ben tre volte in grave trasgressione degli ordini disciplinari appo i tre dicasteri, sarà tenuto nella sequestrazione fino a nuovo ordine»;
4 maggio, venerdì: «Cavour è capace di essere ammesso alla prima comunione Pasquale. Sono incapaci per demeriti d'ignoranza li signori ....»;
24 giugno, martedì: «Il sig. Cavour per tre note favorevoli di altrettanti superiori, di cui due primari nel dicastero militare, e uno superiore di studio, ha meritato la menzione d'onore»;
26 giugno, giovedì: scrive alla madre;
12 luglio, giovedì: visita di papà Michele a Camillo Cavour nel parlatorio dell'Accademia militare;
13 luglio, venerdì: scrive alla nonna;
2 agosto, giovedì: «All'invito fatto ai signori allievi di esternare gli intimi sensi del giusto loro dolore per la perdita del nostro fu Comandante Generale di sempre onorevole e cara rimembranza, corrisposero più espressamente quelli allievi che in iscritto procurarono di accennare la somma dei meriti di quell'insigne e virtuoso personaggio. (Seguono i nomi degli allievi notati i primi per merito della composizione; gli altri sono scritti, secondo l'ordine della presentazione del lavoro, in numero di 13; fra essi Cavour è iscritto il 12°.).
Il Comandante ha deciso che la presente menzione all'Ordine sarà tenuta in conto di merito a tutti li signori alunni predetti per alcuno speciale favore in quell'incontro, che opportunamente sarà trascelto dai superiori.
Che intanto il presente articolo d'Ordine sarà per onore di essi allievi ricopiato per essere in foglio a parte inserito nel libro dove sono stati raccolti tutti i documenti relativi alla dolorosa perdita di cui si tratta.»;
31 agosto, venerdì: «Il sig. Cavour si è fatto impegno a conseguire la menzione d'onore (due giorni consecutivi)»;
26 dicembre, mercoledì: «Il sig. Cavour ha meritato questa sera stessa la nota rossa dal Dicastero degli studi»;
30 dicembre, domenica: «Si concede la menzione del riscatto della nota rossa al sig. Cavour»; -
28 gennaio, lunedì: «Questa medesima licenza (la libera uscita per domani) è conceduta ancora all'allievo sig. Cavour per la circostanza che nella famiglia di lui per ragione della discendenza materna si celebra per antichissima consuetudine la memoria del glorioso santo Vescovo Francesco di Sales, solennizzato dalla Chiesa il dì 29 gennaio»;
29 gennaio, martedì: in permesso dall'Accademia mangia a Palazzo Cavour a Torino, assiste alla messa detta nella cappella all'interno del Palazzo e va al "gran teatro" a vedere un'opera;
8 febbraio, venerdì: scrive allo zio Aynardo;
19 febbraio, martedì: «Sono colpevoli di grave disubbidienza al superiore in uffizio li signori Cavour e X... i quali nella scuola n. 4 si son fatti lecito di ricusare l'osservanza degli ordini generali delle scuole, secondo era stato loro imposto dal professore della classe n. 4.
Gli allievi suddetti staranno col pane e acqua sequestrati per tre giorni compreso quello d'oggi con attribuzione bensì a ciascuno di essi della nota rossa dal Dicastero delle scuole»;
26 febbraio, martedì: «Li signori Cavour ed X... hanno riscattato la rispettiva nota rossa con cinque note favorevoli d'altrettanti superiori»;
7 aprile, domenica: «Con molta soddisfazione si concede la semplice menzione d'onore al sig. Cavour»;
16 giugno, domenica: di sera il fratello Gustavo parte per Santena;
21 giugno, venerdì: da Torino scrive alla zia Pauline de Roussy;
24 giugno, lunedì: Gustavo parte con la mamma Adele e gli Auzers per Valdieri;
26 giugno, mercoledì: «Il sig Cavour ha con 9 note bianche meritata la triplice menzione d'onore, alla quale ha col suo favorevole ragguaglio aperta la strada il prefetto sig. cav. Pallavicini»;
16 luglio, martedì: visita di zio Franchino a Camilllo;
17 luglio, mercoledì: Camillo è caporale d'école de français e porta i galloni. Scrive alla nonna.
18 luglio, giovedì: passa il giorno del suo onomastico in Accademia;
31 luglio, mercoledì: Agilberto e Demetrio Turinetti di Priero entrano in accademia. Da Torino informa la mamma delle lettere inviate al Tonnerre e a Pauline de Sales.
5 settembre, giovedì: con passeggio militare arrivano alla mezza a Ivrea. Erano partiti da Foglizzo alle 4 e mezza per Ivrea. Erano alloggiati nel seminario ed avevano ricevuto l'accoglienza della cittadinanza con la banda musicale. Da Ivrea scrive al fratello Gustavo.
2 ottobre, mercoledì: da Torino scrive alla nonna.
18 novembre, lunedì: da Torino scrive alla mamma. -
8 gennaio, mercoledì: sospeso dal «pigliar parte alle esercitazioni teatrali»;
13 gennaio, lunedì: «Il sig. Cavour nell'ora delle esercitazioni di fanteria da 4 I[2 a 5 1[2 di sera si tratterrà nello studio assegnato per la scuola straordinaria di lingua francese retta dal signor professore Bertherat, sotto la vigilanza del quale starà per detto tempo e sino a nuovo ordine l'allievo di cui si tratta.»;
28 gennaio, martedì: «Il sig. Cavour ha meritato onorevole menzione per dichiarazioni e note favorevoli dei signori superiori; e gli si concede la libera uscita per domani, festa di S. Francesco di Sales.»;
2 marzo, domenica: «Il sig. Cavour sarà liberato dalla sequestrazione.»;
12 giugno, giovedì: incontra il papà nel parlatorio dell'Accademia; scrive alla nonna.
12 agosto, martedì: «Sarà immediatamente posto in arresto maggiore il signor allievo Cavour» per undici giorni «per avere tenuto libri senza licenza dei superiori»;
23 agosto, sabato: il sig. Cavour sarà liberato dagli arresti maggiori
28 agosto, giovedì: il sig. Cavour con nota di tutti i diretti signori suoi superiori ha meritato il riscatto della sua nota rossa;
2 settembre, martedì: inizia il passeggio militare con 86 colleghi d'Accademia. Partenza da Torino, si fermano a Stupinigi per mangiare; riprendono la strada di Pinerolo, passano a None, Airasca e, prima di arrivare a Pinerolo, a Riva. Alloggiano in un castello su una collina, chiamata Monte Oliveto.
4 settembre, giovedì: lasciano Pinerolo e prendono la strada per la Francia. Dopo due ore di marcia entrano nella valle di Perosa e alle 5 di pomeriggio arrivano a Fenestrelle, dove alloggiano presso il forte di San Carlo;
6 settembre, sabato: lasciano Fenestrelle e prendono la strada del Colle dell'Assietta, dove arrivano dopo 5 ore di marcia. Dormono a Oulx;
7 settembre, domenica: Oulx;
8 settembre, lunedì: rimangono a Oulx, ma fanno una gita ad Exilles;
9 settembre, martedì: prendono la strada per Cesana, vanno a visitare la strada per il Monginevro e tornano a dormire a Cesana;
10 settembre, mercoledì: prendono la strada per Fenestrelle, attraversando Sestrieres, Manaducal (Champlas du Col?), Sestiere e Traverses. Da Fenestrelle arrivano a Pinerolo, alloggiando nel medesimo posto del'andata.
11 settembre, giovedì: abbandonano Pinerolo in direzione Torre Pellice, attraverso Bricherasio, Villar, Bobbio Pellice. Visita al Castello di Mirabocco;
12 settembre, venerdì: ritornano a Torre Pellice;
13 settembre, sabato: vanno a Barge, ma le forti piogge fanno cambiare il programma. Anziché andare a visitare il Monviso e la Val Maira, decidono di tornare a Torino per Saluzzo;
18 settembre, giovedì: è ancora a Barge bloccato dalla pioggia; scrive alla mamma;
Partono da Barge arrivando a Saluzzo dove alloggiano in Seminario. L'indomani partono per Fossano, dove arrivano la sera, facendo una deviazione per Villafalletto. L'indomani visitano Fossano e l'Ospedale.
24 settembre, mercoledì: prendono la strada per Racconigi, fermandosi a Savigliano per mangiare ed attraversando Cavallermaggiore.
25 e 26 settembre, giovedì e venerdì: rimangono a visitare il Castello ed il Parco di Racconigi:
27 settembre, sabato: partono per Bra, attraversando Caramagna, Soomariva del Bosco, Sanfré.
29 settembre, lunedì: arrivano a Torino sotto una pioggia spaventosa dopo aver attraversato Sommariva e Carignano.
30 settembre, martedì: riceve la visita in Accademia del papà, di zio Franchino e di zia Henriette;
1° ottobre, mercoledì: da Torino Cavour, insieme all'abate Frèzet scrivono alla nonna; -
27 aprile, martedì: diventa cadetto nell'arma del genio;
29 maggio, sabato: da Torino scrive alla zia Victoire;
9 luglio, venerdì: viene nominato paggio del Principe di Carignano;
10 luglio, sabato: incontra l'abate Tosti;
12 luglio, lunedì: riceve la visita di Marina e della contessa Malines all'Accademia. Scrive a Gustavo.
17 luglio, sabato: viene comunicato al Comandante dell'Accademia la nomina a paggio di Camillo;
19 luglio, lunedì: lieve indisposizione (mal di testa);
20 luglio, martedì: scrive al padre;
23 luglio, venerdì: riceve la visita del padre dalle cinque alle otto;
24 luglio, sabato: scrive alla nonna raccontandole che da un po' di tempo fa colazione con pane, "orgeade" e latte;
26 luglio, lunedì: dall'Accademia scrive al padre rassegnandosi a essere paggio;
2 settembre, lunedì: dalla vigna scrive alla zia Victoire;
24 ottobre, domenica: in libera uscita dall'Accademia trova a casa il papà in via di guarigione e la madre;
25 ottobre, lunedì: scrive alla zia Henriette; -
12 gennaio, mercoledì: da Torino scrive a zia Victoire;
15 marzo, martedì: è escluso dagli esercizi di equitazione per esservisi mostrato "sommamente trascurato";
16 marzo, mercoledì: viene messo agli arresti "sino a nuova disposizione" per avere "formalmente disubbidito al superiore primario signor prefetto d'ispezione";
19 aprile, martedì: finisce di nuovo "in arresto sino a nuovo ordine", perchè "ha niegato ubbidienza all'ufficiale aiutante, poi ha risposto arrogantemente";
30 luglio; sabato: a soli quindici anni viene nominato sottotenente;
17 settembre, sabato: da Torino scrive alla mamma Adele, che si trovava a Genève;
12 novembre, sabato: porta per la prima volta le spalline di ufficiale, pr continuando i suoi studi all'Accademia; -
22 marzo - 26 agosto: esami finali su un vasto arco di materie, conseguendo 50/50 in quasi tutte le discipline;
16 settembre, sabato: viene promosso luogotenente del R. Corpo del Genio, e finisce il periodo all'Accademia;
27 settembre, mercoledì: ottiene un congedo di quaranta giorni;
ottobre: lunga malattia. -
12 gennaio, venerdì: promosso luogotenente di 2ª classe.
10 febbraio, sabato: inizia il servizio presso la Direzione del Genio di Torino.
4 agosto, sabato: va a Santena per il fine settimana;
5 agosto, domenica: da Santena scrive allo zio Aynard;
29 agosto, mercoledì: ottiene un congedo per affari di famiglia;
settembre: viaggio e soggiorno a Ginevra fino a dicembre; -
29 gennaio, martedì: da Torino scrive allo zio Jean-Jacques de Sellon;
4 aprile, venerdì: da Torino scrive allo zio Jean-Jacques de Sellon;
16 giugno, lunedì: scrive allo zio Jean-Jacques de Sellon;
18 luglio, venerdì: scrive alla mamma, che stava a Valdieri;
4 agosto, lunedì: scrive alla mamma, che stava a Valdieri;
19 ottobre, domenica: scrive alla mamma da Nizza, raccontandole il viaggio da Torino attraverso il Col di Tenda;
25 ottobre, sabato: trasferito a Ventimiglia per lavori di fortificazione;
20 novembre, giovedì: riceve una lettera dallo zio de Sellon;
21 novembre, venerdì: scrive alla madre da Ventimiglia;
24 novembre, lunedì: scrive da Ventimiglia alla nonna;
27 novembre, giovedì: nascita di Augusto, primogenito di Gustavo e nipote di Camillo.
30 novembre, domenica: scrive al fratello Gustavo;
16 dicembre, martedì: scrive allo zio Jean-Jacques, incominciando ad esprimere idee più pragmatiche rispetto allo zio;
19 dicembre, venerdì: da Ventimiglia scrive alla nonna; al mattino riceve una lettera dallo zio Franchino; -
20 gennaio, martedì: scrive alla nonna Philippine;
1° febbraio, domenica: da Ventimiglia scrive alla nonna Philippine;
15 febbraio, domenica: da Ventimiglia scrive alla cugina Adèle Maurice;
25 febbraio: mercoledì: trasferito al forte di Exilles per lavori di fortificazione.
5 marzo, giovedì: da Torino scrive allo zio Jean-Jacques de Sellon;
5 giugno, venerdì: dal forte di L'Esseillon, nei pressi di Modane, dove era stato trasferito, scrive alla nonna Philippine;
9 luglio, giovedì: da L'Esseillon scrive alla nonna;
11 agosto, martedì: da L'Esseillon scrive alla madre, dopo aver passato la mattina sulla "grande route" in attesa del marchese d'Yenne;
20 agosto, giovedì: da L'Esseillon scrive alla nonna descrivendole i preparativi del viaggio in Svizzera;
agosto (fine di): ottiene un congedo di tre mesi.
4 settembre, venerdì: da Le Bocage scrive alla madre, comunicandole di essere già andato al mattino a Genève per fare degli acquisti;
7 ottobre, mercoledì: scrive al fratello da Genève;
9 ottobre, venerdì: scrive alla nonna da Le Bocage;
9 novembre, lunedì: da Santena, insieme alla madre, scrive alla cugina Adèle;
28 novembre, sabato: da Torino scrive allo zio De Sellon e alla cugina Amélie; -
16 gennaio, sabato: scrive allo zio Jean-Jacques de Sellon;
19 marzo, venerdì: da Torino scrive alla cugina ginevrina Adèle Maurice, lamentando, tra l'altro, le cattive condizioni di salute in cui si trova lo zio d'Auzers;
29 marzo, lunedì: viene trasferito alla Direzione del Genio di Genova. Incontra la marchesa Anna (Nina) Giustiniani;
31 marzo, mercoledì: da Genova scrive alla zia Cécile de Sellon;
21 maggio, venerdì: pranzo presso il ristorante "Michel";
22 maggio, sabato: da Genova scrive al fratello Gustavo rallegrandosi perchè incominicia a capire il "Galignani's Messenger";
25 maggio, martedì: va a mangiare sulla fregata "Berold", comandata dal De Viry e poi gioca a short whist;
17 giugno, giovedì: da Genova scrive alla nonna Philippine;
3 ottobre, domenica: mangia con Fabio Pallavicini;
4 ottobre, lunedì: da Genova scrive allo zio Franchino; mangia da David-Julien De la Rüe con Menthon;
23 ottobre, sabato: da Genova scrive allo zio Jean-Jacques de Sellon d'Allaman;
28 ottobre, giovedì: arriva a Genova il re Carlo Felice;
30 ottobre, sabato: da Genova scrive alla madre, scrivendole che ha saputo della decisione di Gustavo e di Adelaide di allontanare Giuseppina Lascaris dal marito;
15 novembre, lunedì: da Genova scrive alla zia Victoire e alla mamma lamentandosi per la pioggia, ma rallegrandosi perchè un servitore di casa Cavour gli ha portato gli stivali;
27 novembre, sabato: promosso luogotenente di 1ª classe;
2 dicembre, giovedì: riceve a Genova una lettera scritta dal padre il 27 novembre e alla quale risponde il giorno stesso;
24 dicembre, venerdì: da Genova scrive a Monsignor Tosti;
27 dicembre, lunedì: viene promosso primo tenente e viene assegnato alla Direzione del Genio di Torino; -
6 marzo, sabato: viene destinato al forte di Bard, in Val d'Aosta;
27 aprile, mercoledì: sale al trono Carlo Alberto;
9 maggio, domenica: da Donnaz scrive alla madre;
22 settembre, mercoledì: nasce Giuseppina, secondogenita di Gustavo ed Adelaide, e nipote di Camillo;
31 ottobre, lunedì: è richiamato a Torino.
12 novembre, sabato: con dispaccio, trasmesso due giorni dopo all'interessato, il Ministro della Guerra comunicava al comando del genio che S.M. aveva concesso al tenente conte di Cavour, per motivi di salute, "l'implorata dispensa da ogni ulteriore Militare Servizio, colla concessione dell’uniforme stabilito per totale dell'Esercito", non avendo "stimato di conservargli la Divisa del Corpo a cui appartiene";
15 dicembre, giovedì: morte di Uberto Benso di Cavour, detto Franchino, prozio di Camillo.
18 dicembre, domenica: morte di Louis de Douhet d’Auzers, zio di Camillo. -
9 gennaio, lunedì: da Genova Anna Schiaffino Giustiniani scrive una lettera a Camillo, che si trovava nella medesima città;
16 gennaio, lunedì: da Genova Anna Giustiniani scrive una lettera a Camillo, che si trovava a Torino;
17 gennaio, martedì: da Genova Anna Giustiniani gli scrive un'altra lettera;
23 gennaio, lunedì: da Genova Anna Giustiniani scrive un'altra lettera a Camillo che si trovava a Torino;
24 marzo, sabato: da Torino scrive alla cugina Adèle de Sellon, futura baronessa Maurice;
16 aprile, lunedì: da Torino scrive a William Brockedon;
maggio: viene nominato Sindaco di Grinzane Cavour, comune di 350 abitanti vicino ad Alba, dove la famiglia era proprietaria del Castello, di vari fabbricati e di 205 ettari di terreno;
7 settembre, venerdì: da Santena scrive a Ruggero di Salmour;
1° ottobre, lunedì: torna a Torino da Grinzane;
2 ottobre, martedì: da Torino scrive a Juliette di Barolo; -
13 maggio, lunedì: scrive ad Auguste De La Rive;
15 maggio, mercoledì: il Direttore Generale della Polizia Toresani segnala al Commissario di Boffalora che Cavour sta per mettersi in viaggio: bisogna ostacolare l'eventuale attraversamento della frontiera;
5 giugno, mercoledì: da Torino scrive allo zio De Sellon;
16 agosto, venerdì: inizia il diario. Cena con Charles Lucas e Prosper Lucas alla Fênetre, villa dello zio materno Jean-Jacques de Sellon nei pressi di Genève.
17 agosto, sabato: a Genève visita il seggio elettorale.
18 agosto, domenica: mangia all'Ècu di Genève con Ruggero Gabaleone di Salmour. Visita a Jean-Èdouard Naville.
19 agosto, lunedì: gita a Choully da Lullin de Châteauvieux, dove incontra Naville.
20 agosto, martedì: cena al Bocage dagli zii in compagnia di Mme de Corvesy.
21 agosto, mercoledì: commento sul principe di Craon;
22 agosto, giovedì: va alla Société de Lecture, dove incontra il marchese d'Almeida;
23 agosto, venerdì: va a Fernay-Voltaire con il principe de Craon a visitare la casa di Voltaire. Da Genève scrive a Gustavo.
24 agosto, sabato: visita a Coppet con il principe de Craon;
25 agosto, domenica: scrive sul Diario una frase letta su "Obermann" di Pivert de Senancour;
26 agosto, lunedì: legge un articolo della Revue d’Édimbourg, vede Huber, mangia da Maurice con, tra gli altri, Mme de Rumfor e de Candolle
27 agosto, martedì: va a visitare la prigione di Genève con Eugène De La Rive ed il principe de Craon, va poi a trovare de Sismondi;
28 agosto, mercoledì: va a mangiare al castello di Crans-près-Céligny, dove ha una lunga conversazione con il padrone di casa, Huber-Saladin;
29 agosto, giovedì: passa la mattinata con Salins, suo compagno d'Accademia, ritorna a visitare la prigione di Genève dove parla con Aubanel. Rientrando dallo zio, parla con Cécile di questioni religiose.
30 agosto, venerdì: incontra Prévost-Martin, Sismondi, vede Eynard da Madame Rillied Hubert;
31 agosto, sabato: va a fare visita a Eynard;
1° settembre, domenica: commenta lo stato di irritazione in cui si trova Victoire;
2 settembre, lunedì: passa la giornata con l'amico Salins;
3 settembre, martedì: mangia al Bocage con i Maurice, gli Châteauvieux e i Guetri. Dopo pranzo s'intrattiene con il sig. Guetri;
4 settembre, mercoledì: mangia a Mont-Fleury con i sigg. Marmier, Hubert e la sig.ra Augusta Saladin;
5 settembre, giovedì: va alla Société de Lecture, poi con gli zii Tonnerre va a mangiare a Chouilly dagli Châteauvieux;
6 settembre, venerdì: passa una parte della giornata con Bazin du Chanay;
7 settembre, sabato: descrive un episodio capitato a Bazin con il principe di Carignano;
8 settembre, domenica: mangia al Bocage con la famiglia Truchsess;
9 settembre, lunedì: riceve una lettera dalla cognata;
10 settembre, martedì: va a Presinge per passare alcuni giorni con Auguste De La Rive;
11 settembre, mercoledì: pranza con Gaspard De La Rive che gli declina l'albero genealogico della famiglia De Sellon;
12 settembre, giovedì: incontra tal Jules de Calvière, che trova ridicolo;
13 settembre, venerdì: va a mangiare a Collonge dove incontra un tal sig. Martin;
14 settembre, sabato: commenta sul Diario un articolo del Journal de la Haye su Napoleone I;
15 settembre, domenica: riporta sul Diario una frase del Semeur;
16 settembre, lunedì: legge i giornali commentando la politica estera;
19 settembre, giovedì: passa la giornata a Pressinge;
20 settembre, venerdì: assiste al ritorno dell'esercito da Basilea;
21 settembre, sabato: commenta sul Diario l'analisi di un'opera di McCulloch, riportata sulla Revue d'Édimburg, discute a tavola con gli zii Tonnerre e Paul-Émile Maurice;
22 settembre, domenica: assiste a Plan-les-Ouates (sobborgo di Genève) ad un concorso per aratri;
23 settembre, lunedì: riceve una lettera del suo amico Cappai;
24 settembre, martedì: sul diario Cavour scrive "Giorno nefasto":
25 settembre, mercoledì: con Adèle Maurice e sua marito s'imbarca da Genève per Montreux. Vanno poi al castello di Chillon, ritornano di nuovo a Montreux e vanno a dormire a Vevey;
26 settembre, giovedì: tornano a Genève in compagnia del pastore Ramus;
29 settembre, domenica: anniversario della nascita del Duca di Bordeaux. Partecipa ad una messa al Bocage;
30 settembre, lunedì: scrive sul Diario di voci su presunti casi di colera a Parigi;
1° ottobre, martedì: va a Mornex a trovare Mme Boissier con il sig. Maurice;
2 ottobre, mercoledì: legge un numero della Revue Encyclopédique;
3 ottobre, giovedì: legge un numero della Gazette Évangélique e va alla Chiesa di Saint-Pierre in Genève ad ascoltare un teso di Diodati letto da Ramus;
5 ottobre, sabato: mangia al Bocage con gli zii e il marchese di Dreux-Brézé;
6 ottobre, domenica: scrive sul diario un pensiero di Mme de Roland;
7 ottobre, lunedì: riporta sul Diario un pensiero su Mr de Polignac;
9 ottobre, mercoledì: parte da Genève per Torino con la zia d'Auzers;
12 ottobre, sabato/13 ottobre, domenica: passa due giorni a Torino incontrando Juliette de Barolo, Santa Rosa e Barante;
16 ottobre, mercoledì: va a Santena;
17 ottobre, giovedì: rimane a Santena dove sono in villeggiatura Augusto e Giuseppina, Gustavo e la nonna;
18 ottobre, venerdì: parte da Santena per Grinzane. Si ferma nella piazza di Bra nel giorno del mercato per dare da mangiare ai cavalli e vede due preti abbracciati a due donne poco raccomandabili. Entrando in un Caffé, vede un terzo prete insieme ad una donna ubriaca: ne rimane molto colpito;
19 ottobre, sabato: è a Grinzane. Incomincia a leggere e commenta sul Diario uno scritto di Théodore Jouffroy;
22 ottobre, martedì: va a mangiare ad Alba dall'intendente, conte Somis;
23 ottobre, mercoledì: ancora a Grinzane, commenta un brano dello scritto di Jouffroy;
25 ottobre, venerdì: riceve una lettera della madre e va a mangiare dal vescovo di Alba con il medico Bertolino, con l'economo ed altre persone;
27 ottobre, domenica: da Grinzane scrive alla mamma e riporta sul Diario la storia della "Salinera";
31 ottobre, giovedì: a Torino assiste ad una seduta dell'Accademia delle Scienze;
1° novembre, venerdì: scrive un appunto sul Diario che riporta parte del testo di un articolo del Temps;
4 novembre, lunedì: incontra al mattino Cesare Balbo, poi scrive allo zio de Sellon;
20 novembre, mercoledì: è a Torino per assistere il segretario della legazione di Francia, d'Haussonville, ammalato;
21 novembre, giovedì: è a Torino e assiste il d'Haussonville;
22 novembre, venerdì: è a Torino e assiste il d'Haussonville;
23 novembre, sabato: è a Torino e assiste il d'Haussonville e scrive a Paul-Émile Maurice e a sua moglie Adèle;
24 novembre, domenica: è a Torino e assiste il d'Haussonville;
25 novembre, lunedì: è a Torino e assiste il d'Haussonville;
26 novembre, martedì: è a Torino e assiste il d'Haussonville;
27 novembre, mercoledì: è a Torino e assiste il d'Haussonville;
28 novembre, giovedì: è a Torino.
29 novembre, venerdì: è a Torino. D'Haussonville migliora;
30 novembre, sabato: è a Torino;
1° dicembre, domenica: è a Torino;
2 dicembre, lunedì: è a Torino;
3 dicembre, martedì: è a Torino;
4 dicembre, mercoledì: è a Torino;
5 dicembre, giovedì: è a Torino;
6 dicembre, venerdì: va a Grinzane senza preannunciare l'arrivo al Castello; attende l'agente Ravinale fino alle 10 di sera;
7 dicembre, sabato: a Grinzane, licenzia Ravinale;
8 dicembre, domenica: è a Grinzane, arriva Tosco, che Cavour aveva fatto chiamare per gestire temporaneamente il Castello in mancanza di un agente;
9 dicembre, lunedì: rimane in agitazione tutta la giornata a Grinzane;
10 dicembre, martedì: si convince di nominare nuovo agente di Grinzane, Giovanni Rosso;
12 dicembre, giovedì: è nuovamente a Torino;
13 dicembre, venerdì: alle 3 e mezza di notte nasce Ainardo, terzogenito di Gustavo e nipote di Camillo. Camillo assiste la cognata;
16 dicembre, lunedì: trascrive sul Diario un annuncio di un rimedio contro l'obesità comparso sul Journal des Débats, scrive alla zia Cécile de Sellon e va a mangiare con il d'Haussonville dalla signora de Barante;
17 dicembre, martedì: leggendo le Mémoires d’un homme d’État trova lo zio d'Auzers citato come cavaliere di Malta;
18 dicembre, mercoledì: riporta sul diario i debiti di casa Cavour, le pensioni che il padre deve pagare e i debiti della tenuta di Leri;
19 dicembre, giovedì: davanti alla famiglia ha un violento scontro con Gustavo. La famiglia tiene le parti a Gustavo;
20 dicembre, venerdì: scrive un appunto sul Diario sul quale riporta il suo timore per l'obesità;
21 dicembre, sabato: si aggrava la malattia della cognata;
24 dicembre, martedì: la cognata incomincia a delirare; nella notte c'è un piccolo miglioramento;
25 dicembre, mercoledì: il giorno di Natale, il delirio della cognata diventa "frenetico"; alla sera, dopo che i medici vanno via, Gustavo si intrattiene nella sua camera con Camillo;
29 dicembre, domenica: tutte le speranze sono perse, si incominciano a recitare le preghiere degli agonizzanti per la cognata Adele;
31 dicembre, martedì: a mezzanotte muore la cognata Adele Lascaris di Ventimiglia. -
3 gennaio, venerdì: riporta sul Diario il necrologio per la morte della cognata, Adelaide Lascaris;
4 gennaio, sabato: riporta sul Diario frasi da "The history of Tom Jones, a foundling"" di H. Fielding e scrive a Pietro di Santarosa, che si trovava a Roma;
6 gennaio, lunedì: riceve una lettera di Santa Rosa, spedita probabilmente il 30 dicembre 1833 da Roma;
9 gennaio, giovedì: mette in ordine le carte di zio "Franchino" (cavaliere Uberto Benso), uno dei sedici fratelli del nonno paterno;
20 gennaio, lunedì: va a mangiare al ristorante "Bordino" con Montessuy e Marescalchi; riceve una lettera dell'amico Cappai;
21 gennaio, martedì: riceve il sig. Modana, israelita, a cui presta 250 franchi;
23 gennaio, giovedì: va a cena dal plenipotenziario inglese Foster insieme a Drovetti, Boucheron, Pellico, Roggieri, de Barante; al termine va al ballo dalla contessa di Masino;
24 gennaio, venerdì: rivede Breton di passaggio a Torino;
28 gennaio, martedì: va a mangiare da Prosper de Barante con Montessuy;
29 gennaio, mercoledì: scrive una pagina sul padre, sul fratello e sul fatto che Gustavo ha dovuto pagare le medicine ed il funerale della moglie;
4 febbraio, giovedì: va ad un ballo organizzato dai cugini Vittorio Balbiano di Viale e Paolo Remigio Costa di Trinità; durante la serata viene avvicinato da una dama di cui non riporta il nome sul Diario e perde soldi giocando a goffo;
10 febbraio, lunedì: scrive all'agente di Grinzane, Giovanni Rosso;
13 febbraio, giovedì: scrive una pagina del Diario dedicata ad Angelo Brofferio;
18 febbraio, martedì: trova nelle carte dello zio Franchino la corrispondenza di Victoire de Sellon con Michele di Cavour tra il 1813 ed il 1814;
10 aprile, giovedì: da Grinzane scrive alla madre;
5 maggio, lunedì: va a Santena con i sigg.ri di Pollone e Augusto Gazelli a vedere il castello ed il Parco. Fanno colazione. La sera va a mangiare da Pollone e termina la serata giocando a goffo al caffé Fiorio;
6 maggio, martedì: partecipa ad un pique nique dalla Bertone, dove assite ad uno scontro tra il marchese Ferreri e Pollone;
7 maggio, mercoledì: riceve a palazzo la visita di Ferreri e poi di Pollone;
10 maggio, sabato: viene informato da Salmour che egli sposerà Mlle de Grammont; dopo aver mangiato ha un violentissimo scontro con zia Victoire in relazione ad alcuni oggetti di Adelaide Lascaris; scrive allo zio Jean-Jacques de Sellon;
11 maggio, domenica: descrive sul Diario la discussione avvenuta il giorno prima con la zia Victoire;
31 maggio, sabato: descrive sulle pagine del Diario i violenti scontro con il fratello, che non gli voleva restituire la camera che Camillo gli aveva prestato all'inizio dell'inverno;
8 giugno, domenica: scrive a Ruggero di Salmour;
18 giugno, mercoledì: è a Grinzane;
19 giugno, giovedì: è a Grinzane;
20 giugno, venerdì: la Giustiniani, che si trova a Torino all'hotel Feder, gli scrive un biglietto anonimo;
21 giugno, sabato: viene recapitato a Torino il biglietto di Nina Giustiniani, mentre Camillo si trova a Grinzane;
22 giugno, domenica: parte da Grinzane all'una, passando per Bra arriva a Torino alle 20,00 passate. Va all'albergo di Nina e poi va a cercarla al Teatro Regio, dove si rappresentava la Norma di Bellini; la incontra per pochi istanti. Per evitare una corsa del padre fino a Carmagnola, parte a piedi a mezzanotte da Torino in direzione di Santena; a Moncalieri prende una carrozza ed arriva a Santena alle tre del mattino successivo;
23 giugno, lunedì: si ferma a Santena fino a dopo cena e poi parte per Torino; incontra Nina Giustiniani verso le 20,30 da solo, poichè il marito di lei era andato a vedere il falò di San Giovanni;
24 giugno, martedì: incontra Nina due volte; la Giustiniani gli scrive un biglietto;
25 giugno, mercoledì: Camillo incontra Nina al mattino; Camillo riceve un'altra missiva di Nina scritta in giornata;
26 giugno, giovedì: incontra Nina due volte;
27 giugno, venerdì: alle 14,00 Nina parte per le terme di Vinadio;
30 giugno, lunedì: attende invano a Torino una lettera di Nina: il corriere non porta nulla;
2 luglio, mercoledì: arriva a Torino una lettera - spedita il lunedì precedente - da Anna Giustiniani;
5 luglio, sabato: finalmente il papà recapita a Camillo, che si trova a Santena, la lettera di Nina;
7 luglio, lunedì: invia a Richard, che si trova a Vinadio, una lettera per Nina;
9 luglio, mercoledì: riceve un biglietto molto formale da Nina, scritto il 7 luglio;
10 luglio, giovedì: riporta sul Diario una considerazione sul carattere del nipote Augusto, che per un bisticcio non gli rivolge la parola da una settimana; scoppia una violenta lite tra il marito e Nina, che termina tra le lacrime di entrambi;
12 luglio, sabato: riceve due lettere di Nina da Vinadio: una scritta la sera di martedì 8 luglio, l'altra il mercoledì 9 luglio;
20 luglio, domenica: da Vinadio, luogo in cui si trovava i giorni precedenti, Camillo va a Cuneo per incontrare nuovamente Nina, come richiesto dal marito;
21 luglio, lunedì: accompagna la zia Henriette fino a Borgo San Dalmazzo, al ritorno si fa dare un passaggio da un commerciante di pasta fino a Cuneo; riporta sul Diario un brano della lettera di Nina scritta da Demonte la domenica 20;
22 luglio, martedì: alle 4,45 Nina, dopo aver scritto un'altra lettera a Camillo, parte da Cuneo - via Savona - per tornare a Genova;
23 luglio, mercoledì: va dalla madre a Valdieri;
24 luglio, giovedì: parla con Mme de Guasco e l'accompagna a ballare la "monferrina";
25 luglio, venerdì: riceve una lettera dalla cugina Amélie;
27 luglio, domenica: Mme Guasco gli lancia delle "oeillades assassines" e gli fa numerose avances; dopo cena gioca a scacchi, perdendo, con De Roussy de Sales; Nina gli scrive tre lettere;
28 luglio, lunedì: fa una passeggiata con Mme Guasco;
29 luglio, martedì: è ancora a Valdieri e frequenta ancora Mme Guasco, che, durante una passeggiata, gli confessa la sua passione per lui; fa una gita alla cascata del Vallasco con Mme Guasco, La Rovere e la Robione; Nina gli scrive una lettera;
30 luglio, mercoledì: riceve al mattino una lettera dal papà e tre lettere da Nina, una da Millesimo, una da Savona e una da Voltri;
31 luglio, giovedì: frequenta ancora Mme Guasco a Valdieri; Nina gli scrive un'altra lettera;
1° agosto, venerdì: Camillo confessa a Mme Guasco che in inverno andrà a Parigi; Nina intanto gli scrive un'altra lettera;
15 agosto, venerdì: torna a Santena dove trova due lettere di Nina e dove viene accolto dal padre che gli confessa di aver ricevuto la proposta della nomina a vice re di Sardegna, di averla rifiutata e di averne ricevuta un'altra come vicario di polizia di Torino;
16 agosto, sabato: a Santena Camillo e la famiglia ricevono la visita della suocera di Gustavo; durante la cena e dopo Camillo si lamenta di Augusto;
18 agosto, lunedì: va a trovare i Pollone;
19 agosto, martedì: va a trovare i De La Rüe a Rivarolo;
21 agosto, giovedì: riassume nelle pagine del Diario quanto fatto nei giorni precedenti;
26 agosto, martedì: riceve a Torino una lettera di Cassio, che a Parigi si diverte molto;
28 agosto, giovedì: con grande pazienza posa per i coniugi Romagnoli (Romanini) per donare due miniature alle sue amanti;
30 agosto, sabato: scrive di aver passato tre giorni molto belli con Mme Guasco venuta a Torino espressamente per vederlo;
3 settembre, mercoledì: è a Grinzane e va ad assistere alla seduta del Consiglio Provinciale di Alba, mangiando poi presso l'intendente; parte per Genova, la sera si ferma in un albergo di Asti;
4 settembre, giovedi: prende la diligenza per Genova, fermandosi ad Alessandria per mangiare;
5 settembre, venerdì: a Genova rivede Nina Giustiniani, e anche suo marito;
8 settembre, lunedì: a Genova racconta di essere tornato due volte a Voltri, passandoci anche una notte. Assiste ad una processione.
9 settembre, martedì: racconta di aver mangiato durante il soggiorno a Genova tutti i giorni con David De La Rüe e sua moglie;
11 settembre, giovedì: a Genoa cena presso il Governatore Paolucci; fra gli invitati c'erano anche un inglese, direttore dello stabilimento della Compagnia dele Indie e Maistre;
16 settembre, martedì: va a Quinto ad una festa organizzata da Fabio Pallavicini, che lo accoglie con molta freddezza;
17 settembre, mercoledì: lascia Genova in diligenza dirigendosi a Santena;
18 settembre, giovedì: arriva alle 4,00 del mattino a Santena e trova Marina molto malata;
22 settembre, lunedì: arriva a Santena, di ritorno da un viaggio a Nizza e nella riviera ligure, il padre lettore, accolto con molto entusiasmo soprattutto da zia Henriette;
1° ottobre, mercoledì: di ritorno da Genova aveva trovato una lettera di Clementina Guasco di Castelletto, che gli comunicava la volontà di finire la loro relazione. Camillo va comunque a trovarla a Envie. Sulla diligenza, che lo porta a Saluzzo, si trova a discutere con tre proprietari di mulini "à soie";
4 ottobre, sabato: al ritorno da Envie va a Santena, dove riceve la visita di Santa Rosa;
8 ottobre, mercoledì: a Grinzane con Tosco;
10 ottobre, venerdì: a Grinzane;
11 ottobre-19 ottobre: da Grinzane va a Voltri, via Murazzano e Savona. Rimane tre giorni con Nina a Voltri, poi al rientro, a Savona, incontra D'Auvare;
20 ottobre, lunedì: ritorna a Grinzane;
13 dicembre, sabato: da Torino scrive all'agronomo ginevrino Jean-Édouard Naville;
tra il 14 ed il 20 dicembre: Camillo con il suo domestico, Felice, e la zia Henriette, va a Genève. Via Sant'Ambrogio arriva a Susa dove mangia ripartendo dopo le 22; passando per Novalesa e il Moncenisio alle 6 arriva a Lanslebourg, da dove scrive al padre; -
gennaio: esce anonimo il primo scritto, opuscolo di 80 pagine, in francese, stampato in pochi esemplari, col titolo: «Extrait du rapport des commissaires de S.M. Britannique qui ont exécuté une enquête générale sur l’administration des fonds provenans de la taxe des pauvres en Angleterre»;
13 gennaio, martedì: va al bal du casino e incontra Vittorio Emanuele di Caraglio.
24 febbraio: Parte da Ginevra con l’amico Pietro di Santarosa per il primo viaggio in Francia e in Inghilterra.
28 febbraio: Arriva a Parigi.
9 maggio: Parte da Parigi per l'Inghilterra Arriva il 12 a Londra.
maggio-giugno: Visita Londra, Windsor, Cambridge, Oxford, Strafford, Birmingham, Liverpool, Nottingham e il Galles.
27 giugno: Suo padre, Michele, è nominato vicario e soprintendente di polizia di Torino.
7 luglio: Arriva a Bruxelles, dove visita Gioberti; poi per Malines, Anversa, Lovanio, Liegi e le province renane rientra a Torino a fine luglio.
11 agosto: Assume l’amministrazione della tenuta di Leri per conto del padre e del fratello. -
31 marzo, giovedì: parte da Torino per Villach, per ritirare un gregge di pecore merinos.
1° aprile, venerdì: assiste a Novara alla processione della Confraternità del Rosario. Alle 21, finita la funzione, va a dormire.
2 aprile, sabato: fermato alla frontiera presso Buffalora, sul Naviglio grande nei pressi di Magenta;
3 aprile, domenica: passa a Milano il giorno di Pasqua;
4 aprile, lunedì: a Milano pranza con Pasteur e Mme Ulric, moglie di Guillaume Ulrich, il banchiere del quale Michele di Cavour era cliente. La sera riceve la visita della cognata di Manzoni, moglie di un banchiere tedesco. Alle cinque si mette in viaggio.
5 aprile, martedì: viaggia durante la notte, al'alba è sul lago di Garda, passa da Peschiera e arriva a Verona. Visita l'anfiteatro e la tomba di Romeo e Giulietta.
Parte a mezzogiorno da Verona e viaggia tutto il giorno.
6 aprile, mercoledì: dopo aver attraversato Vicenza e Treviso arriva a mezzogiorno a Udine. A cena ha l'idea di comprare due cavalli, due brocchi;
8 aprile, venerdì: d'Ospedaletto a Pontebba;
9 aprile, sabato: arrivo a Villach alle tre del mattino, mezzo morto dal freddo; si sveglia alle 11,00;
10 aprile, domenica: va a Messa e si stupische perchè i negozi sono aperti la domenica come in un giorno normale;
11 aprile, lunedì: nel pomeriggio visita la fabbrica di acetato di piombo;
12 aprile, martedì: partenza del gregge. Fa una passeggiata a Landscromm;
13 aprile, mercoledì: gita a Bleiberg e passeggiata di molte ore nelle miniere;
14 aprile, giovedì: partenza da Villach, passa per Tarvisio e Pontebba;
15 aprile, venerdì: raggiunge il gregge; passa per Venzone, dove probabilmente passa la notte;
16 aprile, sabato: arriva a Udine;
17 aprile, domenica: va da Udine a Trieste in carrozza con tre perone;
maggio: Ritorna a Torino.
10 dicembre: È nominato membro della Commissione superiore di statistica. -
14 aprile: Morte dello zio Giulio Gaspare Ainardo de Clermont-Tonnerre. Camillo assume la cura degli interessi della vedova, la zia Vittoria.
2 luglio: Parte per Vauvillers, nella Franca Contea per interessi della zia.
21 luglio: Arriva a Parigi.
settembre (seconda metà): Ritorna a Torino.
16 dicembre: Riparte per Ginevra e Vauvillers.
29 dicembre: Rientra a Ginevra. -
4 gennaio: Riparte per Parigi.
5 giugno: È a Ginevra per il matrimonio della cugina Amelia de Sellon con Carlo T. Revilliod.
luglio: Ritorna a Torino. -
Collabora alla fondazione di asili infantili in Piemonte.
7 giugno: Morte dello zio Gian Giacomo de Sellon.
giugno (fine): Morte dell’abate Giovanni Frézet, precettore di casa Cavour.
2 novembre: Partecipa alla seconda assemblea degli azionisti della Compagnia Savoiarda della ferrovia dal Bourget a Chambéry.
10 dicembre: Pubblica sulla «Gazzetta Piemontese» la relazione: «Della strada di ferro da Chambéry al lago del Bourget e della navigazione a vapore su quel lago e sul Rodano». -
17 gennaio: Legge alla Commissione superiore di statistica la sua relazione: «Statistica morale ed intellettuale della nazione».
24 maggio, domenica: gita a Santena con Saint-George, "Cinet", "Calisto", "Remigio", Saint-Martin", Luigi Nomis di Cossilla, Cortason, Berton. Nella pagina del Diario Cavour scrive il menu.
9 luglio: Va a Chambéry, poi a Ginevra, Vauvillers, Lione.
20 agosto: Arriva a Parigi.
6-7 ottobre: Grossa perdita in Borsa a Parigi.
29 ottobre: Parte da Parigi per Vauvillers e Ginevra.
dicembre (metà di): Ritorna a Torino. -
1 marzo: Partecipa con altri nobili piemontesi alla fondazione della Società del Whist di Torino.
24-30 aprile: Suicidio di Anna Giustiniani.
17 ottobre: Va a Ginevra, Vauvillers, Chambéry.
dicembre: Ritorna a Torino. -
gennaio: Va a Chambéry e a Ginevra.
giugno: Viaggio a Chambéry e a Parigi.
luglio: Prosegue fino a Bordeaux.
14 agosto: Morte della zia Enrichetta d’Auzers.
25 agosto: Il re Carlo Alberto approva lo statuto della Associazione Agraria, di cui Cavour è consigliere residente.
20 ottobre: Va a Chambéry, Ginevra, Vauvillers.
13 novembre: Arriva a Parigi per un lungo soggiorno. -
aprile (primi di): Parte da Parigi per Londra, con Augusto De La Rive.
agosto: Ritorna a Torino.
31 agosto: Pubblica nella «Gazzetta dell’Associazione Agraria» un articolo contro l’istituzione di poderi modello.
15 settembre: Nella «Bibliothèque Universelle» di Ginevra esce un suo articolo (datato 11 settembre) sull’opera postuma di Federico Lullin de Châteauvieux: «Voyages agronomiques en France».
ottobre: Partecipa al 1° Congresso Agrario a Alba. -
gennaio-febbraio: Nei fascicoli della «Bibliothèque Universelle» di Ginevra sono pubblicate le sue «Considérations sur l’état actuel de l’Irlande et sur son avenir».
22 febbraio: È nominato membro del Comitato dei premi e del Comitato della stampa dell’Associazione Agraria.
28 marzo: Scrive una lettera aperta ad Alessandro Bixio, direttore del «Journal d’agriculture pratique» di Parigi, sulla «Situazione dei produttori di lana, pubblicata nel fascicolo di aprile».
24 maggio: Pubblica nella «Gazzetta dell’Associazione Agraria» un articolo sul Congresso agrario di Francia del febbraio 1844.
27 agosto: Partecipa al 2° Congresso Agrario a Pinerolo. -
gennaio-febbraio: Nella «Bibliothèque Universelle» di Ginevra è pubblicato il suo scritto «De la question relative à la législation anglaise sur le commerci des céréales».
5 gennaio: Promuove la Compagnia ferroviaria Torino-Savigliano.
24 aprile: Morte della madre, Adele di Cavour.
25 aprile: La Compagnia Savoiarda è posta in liquidazione.
1 maggio: Nella «Revue Nouvelle» di Parigi esce una sua recensione del libro di Ilarione Petitti «Delle strade ferrate in Italia».
9-13 settembre: Partecipa al Congresso Agrario a Mortara. -
31 marzo: Nel fasc. 9 dell’«Antologia Italiana» di Torino è pubblicato un suo primo articolo su «L’influenza che la nuova politica commerciale inglese deve esercitare sul mondo economico e sull’Italia in particolare» (il saggio restò incompiuto).
aprile: Fonda la società Rossi e Schiaparelli per la fabbricazione di prodotti chimici.
24 maggio: Pronuncia un breve discorso in onore di R. Cobden di passaggio a Torino.
luglio-12 agosto: Vacanza a Ginevra e Presinge.
16 ottobre: Partecipa alla fondazione della Banca di Torino.
15 dicembre: Esce il primo numero del giornale «Il Risorgimento» fra i cui fondatori è Cavour, con un suo articolo: «Influenza delle riforme sulle condizioni economiche d’Italia».
21 dicembre: Assume la direzione del giornale «Il Risorgimento». -
7 gennaio: Riunione di direttori di giornali torinesi all’Albergo Europa di Torino: Cavour propone invano di richiedere a Carlo Alberto una Costituzione.
8 febbraio: Carlo Alberto promette la concessione di una Costituzione.
23 febbraio: È nominato membro della Commissione per la legge elettorale.
4 marzo: Promulgazione dello Statuto albertino.
7 marzo: È nominato capitano della Guardia Nazionale.
18 marzo: Insurrezione di Milano.
19 marzo: Pubblicazione della legge elettorale sarda.
22 marzo: Su «Il Risorgimento» compare il suo articolo L’ora suprema della Monarchia sabauda, per un pronto intervento contro l’Austria.
26 aprile: Sconfitto nelle elezioni politiche per la Iª legislatura, nei collegi di Torino 5°, Cigliano, Manforte, Vercelli.
31 maggio: Morte del nipote prediletto Augusto, ferito il 30 nella battaglia di Goito.
26 giugno: Nelle elezioni suppletive è eletto nei collegi di Torino 1°, Monforte, Cigliano, Iglesias. Opta per Torino.
4 luglio: Pronuncia il primo discorso alla Camera dei deputati sulla legge elettorale per la futura Assemblea costituente.
agosto (primi di): È nominato membro di un comitato consultivo del ministero delle Finanze.
20 ottobre: Suo discorso alla Camera in favore della mediazione anglo-francese e contro l’immediata ripresa della guerra. -
18 gennaio: Morte della zia Vittoria di Clermont-Tonnerre che l’ha istituito erede universale delle sue sostanze.
22 gennaio: È sconfitto nelle elezioni politiche per la II legislatura nel collegio di Torino 1°.
9 aprile: Fa testamento in favore del fratello Gustavo o, in caso di morte di questi, del nipote Ainardo.
15 aprile: Morte della nonna paterna Filippina n. de Sales.
15 luglio: Nelle elezioni per la III legislatura è eletto nei collegi di Torino 1° e di Finalborgo. Opta per Torino.
14 novembre: È decisa la fusione della Banca di Torino con la Banca di Genova, per l’istituzione della Banca Nazionale di Sardegna.
9 dicembre: Eletto nelle elezioni per la IV legislatura nel collegio di Torino 1°. -
7 marzo: Primo successo oratorio alla Camera col discorso sul progetto di legge per l’abolizione del foro ecclesiastico e del diritto d’asilo.
13 aprile: Si batte in duello con il deputato Enrico Avigdor
15 giugno: Morte di suo padre, marchese Michele di Cavour.
5 agosto: Morte dell'amico Pietro di Santarosa, ministro dell’Agricoltura, Commercio e Marina. Si dimette dal Consiglio di reggenza della sede di Torino della Banca. Nazionale.
11 ottobre: nella mattina dell'11 ottobre Camillo Cavour prestò giuramento a S.M. il Re nella sua qualità di ministro d'agricoltura, commercio e marina.
12 ottobre: Lascia la direzione del «Risorgimento».
5 dicembre: Firma un trattato di commercio e navigazione con la Francia. -
21-23 gennaio: Discorsi alla Camera sul trattato di commercio con la Francia.
24 gennaio: Firma un trattato di commercio con il Belgio.
1 febbraio, sabato: pranza al circolo del Whist;
9 febbraio, domenica: pranza al circolo del Whist;
10 febbraio, lunedì: pranza al circolo del Whist;
14 febbraio, venerdì: pranza al circolo del Whist;
27 febbraio: Firma un trattato di commercio e navigazione con la Gran Bretagna.
20 marzo: Matrimonio della nipote Giuseppina, secondogenita di Gustavo, con Carlo Alfieri di Sostegno, conte di Magliano.
14-15 aprile: Discorsi alla Camera sui trattati di commercio con Belgio e Gran Bretagna.
19 aprile: Assume anche il ministero delle Finanze dopo le dimissioni di Giovanni Nigra.
20 maggio: Firma un trattato di commercio con lo Zollverein.
24 giugno: Firma un trattato di commercio con i Paesi Bassi.
19 giugno-22 luglio: Per mezzo del conte Ottavio di Revel tratta e conclude un prestito con la Banca Hambro di Londra.
18 luglio: Discorso alla Camera sul progetto di legge relativo a modificazioni degli statuti della Banca Nazionale. -
5 febbraio: Discorso alla Camera sul progetto di legge relativo a modificazioni della legge sulla stampa: prima manifestazione del «connubio» con il centro-sinistro di Rattizzi.
14 febbraio: Firma un nuovo trattato di commercio con la Francia.
16 maggio: Dimissioni del ministero d’Azeglio.
22 maggio: Formazione del secondo ministero d’Azeglio, con esclusione di Cavour e Farini.
27 giugno: É nominato presidente della Società di economia politica.
luglio: Viaggio in Inghilterra.
30 agosto: Arriva a Parigi.
15 ottobre: Ritorna a Torino.
4 novembre: Formazione del primo ministero Cavour, in cui assume la presidenza del Consiglio, e i due portafogli delle Finanze e dell’Agricoltura e Commercio.
16 dicembre: Discorso in Senato sul progetto di legge relativo al matrimonio civile. -
18 ottobre: Dimostrazione contro Cavour per il caro prezzo del pane.
27 ottobre: Rimpasto ministeriale: Rattizzi sostituisce Boncompagni come Guardasigilli.
20 novembre: Scioglimento della Camera.
8 dicembre: Nelle elezioni per la V legislatura è eletto nel collegio di Torino 1°.
19 dicembre: Apertura della V legislatura.
26 dicembre: Con altri ministri partecipa alla corsa di prova sulla linea ferroviaria Torino-Genova. -
27 marzo: Francia e Gran Bretagna dichiarano guerra alla Russia.
10 aprile: Trattato di alleanza franco-britannico.
19 aprile: Il Consiglio dei ministri respinge la proposta di Cavour di aderire al trattato franco-britannico e di partecipare alla guerra. -
7-8 gennaio: Contrasti nel ministero per l'adesione all'alleanza anglo-francese. Dimissioni di Dabormida da ministro degli Esteri ed assunzione ad interim del dicastero da parte di Cavour.
10 gennaio: Firma il protocollo di adesione all'alleanza anglo-francese.
26 gennaio: Firma le convenzioni di alleanza, militare e finanziaria, con Francia e Gran Bretagna.
6 febbraio: Discorso alla Camera sul trattato di alleanza e sull'intervento piemontese in Crimea.
17 e 23 febbraio: Discorso alla Camera sul progetto di legge relativo alla soppressione di comunità religiose.
2 marzo: Discorso in Senato sul trattato di alleanza e sull’intervento.
25 aprile: Discorso in Senato sulla soppressione di comunità religiose.
26 aprile: Dimissioni del ministero Cavour per le proposte dell’episcopato contro la soppressione di comunità religiose. Incarico al generale Giacomo Durando di formare un nuovo governo.
3 maggio: Fallito il tentativo Durando, il ministro Cavour resta in carica.
9 e 22 maggio: Altri discorsi in Senato sulla legge di soppressione di comunità religiose.
29 maggio: Promulgazione della legge di soppressione di comunità religiose.
31 maggio: Ricomposizione del ministero Cavour: il conte Cibrario assume il portafogli degli Esteri.
12 agosto, domenica: Hudson va a trovarlo a Santena con il colonnello Percy;
14 agosto, martedì: scrive a Alfonso La Marmora;
20 novembre: Parte con Massimo d'Azeglio per Lione.
22 novembre: A Lione si unisce al seguito del re per la visita a Parigi e Londra.
30 novembre: Arrivo col re a Londra.
6 dicembre: Partenza col re da Londra per Parigi. Napoleone III lo invita a inviargli una memoria sulla questione italiana.
11 dicembre: Ritorno a Torino. -
9 febbraio: È nominato primo plenipotenziario piemontese al Congresso di Parigi per la questione d’Oriente.
15 febbraio: Arriva a Parigi per i lavori del Congresso.
10 marzo, lunedì: informa Rattazzi dell'arrivo di Minghetti a Parigi;
28 marzo, venerdì: da Parigi scrive ad Arese, ad Emanuele d'Azeglio e a Cibrario;
30 marzo: Firma del trattato di Parigi.
8 aprile: Nel Congresso si parla della questione italiana.
16 aprile: Chiusura del Congresso. Colloquio con Lord Clarendon, ministro degli Esteri britannico.
17 aprile: Va a Londra per importanti colloqui politici.
18 aprile, venerdì: a Londra pernotta al Cobourg Hotel;
19 aprile, sabato: a Londra pernotta al Cobourg Hotel;
20 aprile, domenica: a Londra pernotta al Cobourg Hotel;
21 aprile, lunedì: a Londra pernotta al Cobourg Hotel;
22 aprile, martedì: a Londra pernotta al Cobourg Hotel;
23 aprile, mercoledì: a Londra pernotta al Cobourg Hotel;
24 aprile, giovedì: a Londra pernotta al Cobourg Hotel;
25 aprile, venerdì: a Londra pernotta al Cobourg Hotel;
28 aprile, lunedì: pernotta all'Hôtel de la Poste di Chambéry.
29 aprile: Ritorna a Torino. È insignito del Collare dell'Annunziata;
4 maggio: Assume il portafogli degli Esteri dopo le dimissioni di Cibrario;
6 maggio: Discorso alla Camera sul Congresso di Parigi.
1° agosto, venerdì: da Baveno scrive a La Marmora, Rattazzi, a Teodoro di Santa Rosa;
2 agosto, sabato: da Baveno scrive a Giuseppina Benso, a Gautieri;
12 settembre: Inizia i contatti col La Farina, segretario della Società Nazionale. -
15 gennaio: Discorso alla Camera sull’atteggiamento del ministero negli affari d’Italia.
14 marzo: Discorso alla Camera sul progetto di legge relativo alle fortificazioni di Alessandria.
29 aprile: Discorso alla Camera sul trasferimento della marina militare da Genova nel golfo di Spezia.
3 giugno: Discorso alla Camera sul progetto di legge per il traforo del Moncenisio.
31 agosto: Partecipa a Modane all'inaugurazione ufficiale dei lavori per il traforo del Moncenisio (galleria del Fréjus).
8 novembre: Fa un secondo testamento nominando erede universale il nipote Ainardo.
15 novembre: Nelle elezioni per la VI legislatura è eletto a Torino 1° e sconfitto a Annecy.
14 dicembre: Apertura della VI legislatura.
30 dicembre: Discorso alla Camera sull’intervento del clero nelle ultime elezioni. -
13 gennaio: Assume il portafogli dell’Interno dopo le dimissioni di Rattazzi e cede quello delle Finanze a Lanza.
14 gennaio: Attentato Orsini contro Napoleone III.
20 gennaio, mercoledì: pranza al circolo del Whist;
17 febbraio: Presenta alla Camera un progetto di legge per la punizione dei reati contro la vita dei sovrani stranieri e la riforma del giurì per i reati di stampa.
19 aprile: Discorso alla Camera sul progetto precedente.
19-20 maggio: Discorsi alla Camera per un prestito di 40 milioni.
11 luglio: Parte da Torino per un viaggio in Svizzera passando per la Savoia.
17 luglio: Dimostrazione di simpatia a Ginevra.
18 luglio: Parte per Plombières.
21 luglio, mercoledì: a Plombières incontra Napoleone III dalle 11 alle 15,00 e successivamente dalle 16,00 alle 19,00 andando in phaeton a La Chaudeau, nei pressi della cittadina termale;
22 luglio, giovedì: parte da Plombières per Strasburgo, Baden, Basilea, Colca e Locarno;
24 luglio, sabato: da Baden scrive a Vittorio Emanuele II riassumendo i temi dei colloqui con Napoleone III;
20 dicembre: Colloquio con Garibaldi a Torino. -
10 gennaio: discorso della Corona: il «grido di dolore».
16 gennaio: arrivano a Torino il principe Napoleone e il generale Niel in missione ufficiale.
23 gennaio: conclude con i due inviati francesi un trattato di alleanza difensiva fra Piemonte e Francia e relative convenzioni, militare e finanziaria, firmati dai due sovrani il 26 e il 29.
30 gennaio: matrimonio della principessa Clotilde di Savoia col principe Napoleone.
9 febbraio: Discorso alla Camera su un prestito di 50 milioni.
2 marzo: Colloqui con Garibaldi.
17 marzo: Controfirma i decreti di istituzione dei «Cacciatori delle Alpi» e di nomina di Garibaldi a loro comandante come maggior generale sardo.
24 marzo: Parte per Parigi.
26-30 marzo: Colloqui con Napoleone III sul Congresso e sulle proposte di disarmo.
1 aprile: Ritorna a Torino. Dimostrazione sotto il suo palazzo a favore della guerra.
23 aprile: Propone alla Camera di conferire al re i pieni poteri per la durata della guerra. Poco dopo riceve l’ultimatum austriaco.
26 aprile: Respinge l’ultimatum.
29 aprile: Gli Austriaci invadono la Lomellina.
2 maggio: Assume le funzioni di ministro della Guerra e Marina, per la partenza di La Marmora per il campo.
12 maggio: Col principe di Carignano riceve Napoleone III allo sbarco a Genova.
4 giugno: Vittoria franco-sarda contro gli Austriaci a Magenta.
8 giugno: Napoleone III e Vittorio Emanuele II entrano trionfalmente a Milano.
9 giugno: Si reca a Milano, chiamato dal re. Colloquio con Napoleone III.
24 giugno: Battaglia di Solferino e S. Martino. Parte per il Quartier generale chiamato dal re.
25 giugno (sera): Arrivo a Rivoltella.
26 giugno: Colloquio con Napoleone III a Cavriana.
28 giugno: Rientra a Torino.
8 luglio: A Villafranca è firmato un armistizio fino al 15 agosto.
9 luglio: Parte di sua iniziativa per il campo.
10 luglio: Arriva a Monzambano.
11 luglio: Al mattino, incontro di Napoleone III e di Francesco Giuseppe, a Villafranca, e primi accordi per la pace. A sera, sono firmati i preliminari di pace. A mezzanotte il re comunica i preliminari a Cavour: drammatico colloquio e dimissioni.
12 luglio: Colloquio animato col principe Napoleone.
15 luglio: Colloquio a Torino con Napoleone III.
19 luglio: Formazione del nuovo ministero La Marmora-Rattazzi. Cavour si ritira a Leri.
24 luglio: Parte per la Svizzera. Va a Ginevra presso i De La Rive.
21 agosto: Parte da Ginevra per Aix-les-Bains.
28 agosto, domenica: annuncia a Corio la sua partenza da Aix-les-Bains per Torino
31 agosto, mercoledì: rientra a Torino.
1° settembre, giovedì: da Torino scrive a Émile De La Rüe, Auguste De La Rive, ringraziandolo per l'ospitalità a Presinge, e Costantino Nigra.
4 settembre, domenica: va a San Martino Alfieri a trovare la nipote, Giuseppina.
5 settembre, lunedì: da San Martino scrive a Bianca Ronzani.
6 settembre, martedì: a San Martino.
8 settembre, giovedì: da Torino scrive ad Alessandro Manzoni.
11 settembre, domenica: si ritira a Leri.
16 settembre, venerdì: da Leri scrive a Corio preannunciando l'arrivo di Giuseppe Verdi per l'indomani.
17 settembre, sabato: riceve a Leri la visita di Hudson e Giuseppe Verdi.
18 settembre, domenica: da Leri, scrive a Castelli, Torelli e ad uno sconosciuto.
23 settembre, venerdì: da Leri, scrive a Ricasoli.
24 settembre, sabato: da Leri scrive a Dabormida rallegrandosi di averlo come inquilino del fratello Gustavo a Palazzo Cavour;
27 settembre, martedì: riceve la visita del conte Stackelberg;
28 settembre, mercoledì: da Leri scrive a Castelli e Farini.
30 settembre, venerdì: a Torino dirige i lavori della Commissione ministeriale per la nuova legge elettorale, di cui è Presidente.
2 ottobre, domenica: da Leri scrive a Cesare Cantù;
6 ottobre, giovedì: da Leri scrive a Castelli, La Farina, ad Onorato Vigliani.
9 ottobre, domenica: da Leri scrive a Rigras
11 ottobre, martedì: da Torino scrive a Émile De La Rüe;
12 ottobre, mercoledì: a Torino, pur soffrendo di un attacco di gotta, partecipa alla riunione della Commissione elaboratrice della nuova legge elettorale e scrive alla Ronzani;
14 ottobre, venerdì: invia a Camillino Corio, suo figlioccio, un pacco di dolci:
19 ottobre, mercoledì: da Leri scrive a Castelli e alla Ronzani. Guarisce dalla malattia, anche se continua a zoppicare.
21 ottobre, venerdì: da Leri scrive a Castelli, a Émile De La Rüe e a Salmour.
23 ottobre, domenica: da Leri scrive a Castelli e Salmour
24 ottobre, lunedì: da Leri scrive a Émile De La Rüe, Massari, Panizzi e Salvagnoli; dichiara di avere ancora problemi di salute.
25 ottobre, martedì: da Torino scrive a Alexandre Lombard.
26 ottobre, mercoledì: scrive a Cassinis.
27 ottobre, giovedì: da Leri scrive a Pissard.
29 ottobre, sabato: a Torino per comprar cavalli. Scrive a La Marmora.
30 ottobre, domenica: riceve a Torino alle 5¾ La Farina, alle 7¾ Minghetti e alle 8 La Marmora. Scrive a Émile De La Rüe, a Beulé.
31 ottobre, lunedì: arriva di sera a Leri
1 novembre, martedì: da Leri scrive a Torelli;
2 novembre, mercoledì: da Leri scrive a Dabormida, Tosco.
7 novembre, lunedì:da Leri scrive a La Marmora, Sommeiller.
9 novembre, mercoledì: da Leri scrive a destinatario sconosciuto, Gualterio, Massari, Oytana e Tosco.
10 novembre, giovedì: da Leri scrive a Oldofredi Tadini e Torelli.
11 novembre, venerdì: da Torino scrive a Artom ed Oytana. Si svolge un Consiglio dei ministri cui sono invitati anche Cavour, Massimo d’Azeglio e Boncompagni per la questione della reggenza del principe di Carignano nell’Italia centrale.
12 novembre, sabato: da Torino scrive a La Marmora.
13 novembre, domenica: da Leri scrive a Boncompagni, ad Elena e a Quadrio.
16 novembre, mercoledì: da Leri scrive a Pepoli.
17 novembre, giovedì: da Leri scrive a Rattazzi.
18 novembre, venerdì: da Leri scrive a Cassinis, Castelli e Oytana. 20 novembre, domenica: da Leri scrive a Oytana.
22 novembre, martedì: da Leri scrive a Nigra e Salvagnoli.
23 novembre, mercoledì: da Leri scrive sconosciuto, Anastasie de Circourt, La Farina.
26 novembre, sabato: da Leri scrive a Castelli e Corio.
1° dicembre, giovedì: scrive alla Ronzani;
3 dicembre, sabato: da Torino scrive a Salmour e poi parte per Leri;
4 dicembre, domenica: da Leri scrive a Carlo Alfieri di Sostegno, alla nipote Giuseppina, a Carderina, alla Castiglione e ad Oytana;
7 dicembre, mercoledì: Nigra, inviato da Dabormida, arriva a Leri da Cavour
8 dicembre, giovedì: da Leri scrive a Boncompagni, Castelli, Cugia e alla Ronzani;
9 dicembre, venerdì: da Leri scrive a Boggio.
14 dicembre, mercoledì: scrive a Nigra.
15 dicembre, giovedì: da Leri scrive a La Farina.
18 dicembre, domenica: da Leri scrive a Castelli e alla Ronzani.
20 dicembre, martedì: da Leri scrive a Corio.
23 dicembre, venerdì: fissato appuntamento con il Re alle 8,00: gli viene comunicata la nomina a plenipotenziario per il Congresso europeo in preparazione, che non sarà poi riunito. Scrive da Torino a Corio.
24 dicembre, sabato: scrive a Boggio.
25 dicembre, domenica: da Torino scrive a Boncompagni, Farini, Ricasoli.
26 dicembre, lunedì: da Torino scrive a Arrivabene, Dabormida, Dondero, Favre, Mongeot, Santa Rosa, Scala.
28 dicembre, mercoledì: pranza al circolo del Whist e da Torino scrive al D'Azeglio e Marliani.
29 dicembre, giovedì: da Torino scrive a Farini.
30 dicembre, venerdì: da Torino scrive a Boncompagni, Ferraris, Gualterio, Ricci, Vigliani.
31 dicembre, sabato: da Torino, scrive a Mantellini e Parent. -
1 gennaio, domenica: da Torino scrive a Corio;
2 gennaio, lunedì: da Torino scrive a Farini e La Farina;
3 gennaio, martedì: da Torino scrive a Cugia, a Farini, nuovamente a Farini.
5 gennaio, giovedì: pranza al circolo del Whist;
6 gennaio, venerdì: da Torino telegrafa a Gualterio e scrive a Barbiano di Belgioioso;
7 gennaio, sabato: da Torino scrive a Belly, De La Rive e a Farini;
8 gennaio, domenica: scrive a Fanti;
9 gennaio, lunedì: decide di ritirarsi a Leri, ma da Torino scrive a Anastasie de Circourt, a Farini, Oldofredi Tadini, Pareto e Sappa.
11 gennaio, mercoledì: da Torino scrive a Bon Compagni, Grimaldi Cagnes, Guglianetti e Vigliani e poi parte per Leri;
13 gennaio, venerdì: a Leri riceve la visita di Marliani e torna a Torino;
15 gennaio, domenica: scrive a Cugia, De La Rive;
16 gennaio, lunedì: scrive a Farini, Guglianetti, decidendo di partire per Leri. Prima di partire vengono presentate le dimissioni del ministero La Marmora-Rattazzi. Il re incarica Cavour di formare il nuovo ministero.
17 gennaio, martedì: scrive a Elena, Niccolini;
18 gennaio, mercoledì: scrive a Farini; il Re viene salassato;
19 gennaio, giovedì: da Torino scrive a D'Azeglio;
20 gennaio, venerdì: entra in carica il nuovo ministero Cavour, in cui egli assume la Presidenza, gli Esteri e l’interim dell’Interno. Scrive alle Legazioni Sarde/Ricasoli/Farini, a Massimo d'Azeglio e Farini; incontra Cialdini alle 8,00;
21 gennaio, sabato: scrive a Cadorna, Elena, Lanza;
22 gennaio, domenica: scrive a Luigi di Belgioioso, Depretis, Mamiani, Marliani e Torrigiani;
23 gennaio, lunedì: scrive a Spinola, Massimo d'Azeglio, Des Ambrois, di nuovo a Des Ambrois e a Pettinengo;
24 gennaio, martedì: da Torino scrive a Emanuele d'Azeglio, Elena, Jacini e Pantaleoni;
25 gennaio, mercoledì: da Torino scrive a Farini, Napoleone Girolamo Bonaparte e Durando;
26 gennaio, giovedì: scrive a Villamarina, Maestri e D'Azeglio;
27 gennaio, venerdì: da Torino scrive a Des Ambrois, Farini, alle Legazioni sarde, a Montezemolo e Ricasoli/Farini;
28 gennaio, sabato: scrive a Emanuele d'Azeglio, Durio, Des Ambrois, Serra e di nuovo a Serra;
29 gennaio, domenica: scrive a Durio e Notta;
30 gennaio, lunedì: scrive a Des Ambrois, a Farini, di nuovo a Farini, a La Farina, a Torelli, a Marliani, a Saredo e Strambio;
31 gennaio, martedì: da Torino scrive ad Arese, Carafa, Kinnaird;
1 febbraio, mercoledì: da Torino scrive a Farini, Des Ambrois, Farini, a Farini e Ricasoli, a Guell y Ruente;
2 febbraio, giovedì: da Torino scrive a Guy, Ricasoli e Spinola;
3 febbraio, venerdì: scrive a Emanuele d'Azeglio, Farini, Ricasoli, di nuovo a Farini, Pietri e Vecchi;
4 febbraio, sabato: da Torino scrive a Napoleone Girolamo Bonaparte, Lullin, Nigra, Pepoli;
5 febbraio, domenica: scrive a Des Ambrois, Paleocapa, Sauli d'Igliano; cena con i commissari toscani;
15-27 febbraio: Visita ufficiale a Milano, Bergamo e Brescia.
18 marzo: Assume il portafoglio della Marina, distaccato dal ministero della Guerra.
18 e 22 marzo: Controfirma i decreti di annessione dell’Emilia e della Toscana.
24 marzo: Firma il trattato pubblico di cessione di Nizza e Savoia alla Francia. Il Farini entra in carica come ministro dell’Interno.
25 marzo: Nelle elezioni per la VII legislatura è eletto nei collegi di Torino 1°, Milano 1°, Genova 2°, Firenze 2°, Bologna, Brescia, Vercelli, Intra. Opta per Torino.
2 aprile: Apertura della VII legislatura con l’intervento dei deputati di Lombardia e dell’Italia centrale.
16 aprile: Visita ufficiale col re a Firenze. Vivace scontro col re.
17 aprile: Chiama Farini a sostituirlo presso il re. 21-22 aprile: Sosta a Genova e ritorno a Torino.
2 maggio: Visita ufficiale col re a Bologna.
5 maggio: Ritorna a Torino.
6 maggio: Partenza dei Mille da Quarto.
26 maggio: Discorso alla Camera per il trattato di cessione di Nizza e Savoia.
27 maggio: Garibaldi entra in Palermo.
17 luglio - 10 agosto: Tratta con gli inviati napoletani, Manna e Winspeare.
Agosto: Tenta di provocare un movimento nazionale a Napoli prima dell'arrivo di Garibaldi.
19 agosto: Sbarco di Garibaldi in Calabria.
7 settembre: Garibaldi entra in Napoli.
11 settembre: Ordina al generale Fanti di entrare nelle Marche e nell'Umbria.
18 settembre: Vittoria di Castelfidardo.
29 settembre: Presa di Ancona.
2 ottobre: Battaglia del Volturno tra garibaldini e borbonici. Cavour presenta alla Camera il progetto di legge per l’accettazione per decreto reale delle annessioni allo Stato di altre province italiane.
11 ottobre: Discorso alla Camera sul progetto predetto.
15 ottobre: Vittorio Emanuele varca il confine napoletano.
26 ottobre: Incontro a Teano di Vittorio Emanuele e Garibaldi.
21-22 ottobre: Plebisciti nell’Italia meridionale e in Sicilia.
4-5 novembre: Plebisciti in Umbria e nelle Marche.
7 novembre: Ingresso di Vittorio Emanuele in Napoli. -
10 gennaio, giovedì: pranza al circolo del Whist;
27 gennaio: Nelle elezioni in tutta Italia per l’VIII legislatura è eletto nei collegi di Torino 1° e Ancona. Opta per Torino.
13 febbraio, mercoledì: alle ore 18:15 avviene la resa della fortezza di Gaeta. Le artiglierie di entrambi gli schieramenti smettono le ostilità entrando in vigore il cessate il fuoco a seguito della firma della capitolazione e la guarnigione fuoriesce dalla piazzaforte con l'onore delle armi;
15 febbraio, venerdì: da Milano invia un telegramma a Minghetti; un secondo telegramma a Minghetti;
18 febbraio, lunedì: apertura del primo Parlamento italiano.
20 febbraio, mercoledì: da Torino manda un telegramma a Persano;
21 febbraio, giovedì: presenta in Senato il progetto di legge di un unico articolo con il quale Vittorio Emanuele assume il titolo di re d'Italia;
25 febbraio, lunedì: manda un telegramma a Bourdon de Vatry e scrive a Emanuele d'Azeglio e Figarolo di Gropello, a Hudson, ad Enrico della Rocca, a Nigra, ad Eugenio di Savoia, a Mme Bourdon de Vatry e a Vimercati;
26 febbraio, martedì: manda un telegramma a Gropello, Eugenio di Savoia, a Bajo, a Vimercati, un altro a Vimercati, scrive a Gropello, a Massimo di Montezemolo e a Morozzo della Rocca; in Senato Cavour prende la parola nel dibattito sul progetto di legge di attribuzione del titolo di "Re d'Italia" a Vittorio Emanuele;
27 febbraio, mercoledì: manda un telegramma a Nigra;
28 febbraio, giovedì: manda un telegramma a Giulio di Gropello, a Genova Thaon di Revel, a Ottaviano Vimercati
1 marzo, venerdì: da Torino manda telegrammi a Giulio di Gropello e Nigra, scrive a Emanuele d'Azeglio e a Jocteau;
2 marzo, sabato: manda un primo telegramma a Emanuele d'Azeglio , un secondo di nuovo a Emanuele d'Azeglio, a Castellinard, a Cialdini, a Nigra, a Vimercati, scrive a Emanuele d'Azeglio e a Vimercati;
4 marzo, lunedì: manda un telegramma a Cialdini, Giulio di Gropello, a Jocteau, a Nigra, a Genova Thaon di Revel, a Teccio di Bajo e a Tornielli-Brusati, scrive a Nigra; alla Camera Cavour prende la parola sulla convalida dell'elezione del conte Oldofredi Tadini;
5 marzo, martedì: manda un telegramma a Nigra, di nuovo a Nigra e ad Eugenio di Savoia, scrive a Eugenio di Savoia;
6 marzo, mercoledì: da Torino manda un telegramma a Nigra, scrive a Gabriele Costa e a Nigra; alla Camera Cavour prende la parola sulla convalida del risultato elettorale del collegio di Asti;
7 marzo, giovedì: da Torino manda telegrammi ad Emanuele d'Azeglio e Giulio di Gropello, a Cialdini, a Massimo di Montezemolo, a Nigra e ad Eugenio di Savoia;
8 marzo, venerdì: da Torino manda un telegramma ad Eugenio di Savoia, scrive ed Emanuele d'Azeglio, a Massimo di Montezemolo e a Eugenio di Savoia;
9 marzo, sabato: da Torino manda un telegramma a Nigra, ad Eugenio di Savoia, a Teccio di Bajo, a Vimercati e scrive a Farini, a Klapka, a Rayneval e a Vimercati; alla Camera prende la parola in merito alla procedura da seguire dopo l'avvenuta elezione di una parte dell'ufficio di presidenza;
10 marzo, domenica: da Torino manda un telegramma a Emanuele d'Azeglio, a Eugenio di Savoia e a Teccio di Bajo;
11 marzo, lunedì: manda un telegramma a Durando, Leardi e a Nigra e scrive a Rayneval; alla Camera Cavour sostiene l'urgenza della discussione del progetto di legge di attribuzione del titolo di "Re d'Italia" a Vittorio Emanuele; riprende la parola alla Camera per rispondere ad un quesito del deputato Massari;
12 marzo, martedì: manda un telegramma a Nigra, a Eugenio di Savoia, a Teccio di Bajo, scrive a Cerruti, al Comando Generale del Dipartimento Marittimo Settentrionale, ad Eugenio di Savoia e a Serra;
13 marzo, mercoledì: manda un telegramma a Nigra, ad Eugenio di Savoia, un altro ad Eugenio di Savoia e scrive a Vimercati; prende la parola alla Camera per comunicare la resa di Messina e per rispondere al deputato Petruccelli;
14 marzo, giovedì: alla Camera prende la parola nuovamente sul progetto di legge per rispondere a Brofferio, una seconda volta per pregare il Presidente di permettere ad ognuno di manifestare il proprio pensiero in merito ed una terza per rispondere a Ricciardi; scrive un telegramma a Gropello, Emanuele d'Azeglio e Lunay, a Vimercati, a Vimercati e alle Legazioni sarde, scrive a Caputo e ad Eugenio di Savoia;
15 marzo, venerdì: manda un telegramma a Nigra e a Teccio di Bajo, scrive a Cassinis, a Koenigswater e a Tecco; prende la parola alla Camera;
16 marzo, sabato: manda un telegramma a Nigra e a Vimercati, scrive a Emanuele d'Azeglio e di nuovo a Emanuele d'Azeglio, a Girolamo Napoleone e a Vimercati;
17 marzo, domenica: Vittorio Emanuele II assume il titolo di Re d’Italia. Cavour manda un telegramma a Emanuele d'Azeglio, a Vimercati, scrive a Emanuele d'Azeglio;
18 marzo, lunedì: manda un telegramma a Vimercati, scrive a Cerruti, a Charvaz, a Mayr, a Nisco, a Oytana , a Raineval, di nuovo a Rayneval;
19 marzo, martedì: manda un telegramma a Di Negro, a Massimo di Montezemolo, a Eugenio di Savoia, a Vimercati;
20 marzo, mercoledì: dimissioni del ministero Cavour. Manda una telegramma al Comando Generale della Marina, a Giulio di Gropello ed Emanuele d'Azeglio, all'Intendente di Tempio, a Nigra, di nuovo a Nigra, a Perano, a Vimercati, scrive a Launay, a Vimercati e a Vittorio Emanuele II;
23 marzo: Formazione del nuovo ministero Cavour, primo ministero italiano, in cui assume la presidenza, e i ministeri degli Esteri e della Marina.
25 marzo, lunedì: a Torino (Camera dei Deputati) 1° discorso su Roma capitale d’Italia e sui rapporti fra Stato e Chiesa.
27 marzo, mercoledì: a Torino (Camera dei Deputati) 2° discorso su Roma capitale d’Italia e sui rapporti fra Stato e Chiesa.
18 aprile: Scontro alla Camera fra Garibaldi e Cavour.
29 maggio: Si ammala.
5 giugno, mercoledì: riceve un telegramma dalla Ristori Adelaide. Non può più risponderle.
6 giugno, giovedì: muore alle 6,45 nel palazzo Cavour a Torino.
8 giugno, sabato: si svolgono i funerali a Torino e viene sepolto a Santena.