DIC
25
1859

Cavour, Camillo Benso di a Bon Compagni di Mombello, Carlo 1859-12-25 #3832


Mittente:
Cavour, Camillo Benso di.
Destinatario:
Bon Compagni di Mombello, Carlo.
Data:
25 Dicembre 1859.

                                                                                                               25 dicembre 1859

      Carissimo amico,
      Ieri l'altro S.M. si è alla fin fine determinato a nominarmi Primo Plenipotenziario al Congresso. Non vi racconterò quali fasi questa mia nomina abbia dovuto attraversare prima di riuscire ad un fatto compiuto. Vi sono cose talmente turpi ed ignobili che è dovere da buon cittadino il tacere, e direi quasi di seppellire nell'obblio [sic] del disprezzo. Mi restringerò solo a dirvi che delle lunghe esitazioni e dei ridicoli indugi che abbiamo assieme deplorati, non sono da accagionarsi né Dabormida, né Lamarmora. Non vi dirò altrettanto di tutti gli altri membri del ministero. Senza conoscere tutti i particolari che alla mia nomina si riferiscono, credo che, senza rendermi colpevole di avventato giudizio, posso ritenere che il ministro che somministra danari a Brofferio perchè possa calunniarmi nel modo il più villano, non sia stato estraneo agl'intrighi orditi per impedire la mia scelta.
      Comunque sia, non occupiamoci del passato, e concentriamo i nostri sforzi sull'avvenire. Non posso nascondermi che il ruolo tenuto dal Re e dal Governo con me, rendano più difficile la mia posizione a Parigi. Ritenendosi da alcuni che la mia nomina fu imposta e non libera, la mia parola avrà meno autorità; egli è quindi non solo opportuno ma indispensabile ch'io sia coadiuvato da persona, la cui voce abbia peso sul pubblico europeo, che unita alla mia formino un concerto che si possa dire abbracciare tutti i tuoni [sic] italiani che meritino di essere ascoltati. Fra queste tiene il primo rango M. D'Azeglio. Ai suoi meriti intrinseci, e sono molti, si aggiunge ora il merito maggiore di essere egli alla moda. Quasi tutti i fogli d'Europa gareggiano nel celebrarne le lodi. L'Inghilterra lo chiama. L'Imperatore fa caso grande dei suoi scritti, e Walewski stesso ne fa caso ritenendolo qual rappresentante della parte più moderata, più arrendevole del partito nazionale. Ora il nostro governo avendo commesso l'errore di non nominare Azeglio con me, riesce necessario ch'esso sia scelto dall'Italia centrale qual suo rappresentante. Esso è disposto ad accettare questo mandato, quantunque non sia precisamente in armonia con l'altissima posizione ch'egli occupa nella sfera politica. Vi prego quindi per quanto so e posso a concertare senza indugio questa nomina con Ricasoli e Farini. Ella vi onorerà, e gioverà più che qualunque altra cosa alla riuscita dell'alta mia missione.
      Per dare maggior peso alla sua nomina, onde evitare che si dica che un Piemontese delega altro Piemontese, vi consiglio a riunire intorno a voi a consulta i capi dei due governi, e gli uffici delle quattro assemblee delle provincie della lega. Se, come non dubito, il loro voto è unanime, Azeglio si presenterà rivestito di popolare sanzione che gli crescerà autorità e decoro.
      Abbiamo discusso a lungo questa mia idea con Hudson e Fabbrizzi. Questi vi riferirà minutamente tutte le ragioni che ho messo in campo, e che mi parvero convincerlo pienamente della necessità di tradurla in atto.
      Non credo partire prima del 10 o del 12 del venturo gennaio. Spero ricevere prima d'allora delle vostre notizie. Dal mio lato vi terrò informato di tutto ciò che reputi potervi giovare di conoscere.
      Salutate Cugia e credete alla mia sincera amicizia.
                                                                                                                    C. Cavour

divisore
Nomi citati:
Carlo Bon Compagni di Mombello, Dabormida, Lamarmora, Brofferio, Re, D'Azeglio, Imperatore, Walewski, Azeglio, Ricasoli, Farini, Hudson, Fabbrizzi, Cugia.
Toponimi citati:
Parigi, Europa, Inghilterra, Italia.

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