NOV
17
1859

Cavour, Camillo Benso di a Rattazzi, Urbano 1859-11-17 #3772


Mittente:
Cavour, Camillo Benso di.
Destinatario:
Rattazzi, Urbano.
Data:
17 Novembre 1859.

                                                                                                                 Leri 17 novembre
      Preg. e Stimat. Sig.re,
      A parlar schietto le confesserò che mi aveva recato qualche meraviglia il non ricevere riscontro di sorta alla lettera colla quale le trasmetteva i lavori della Commissione per la riforma della legge elettorale. Ma le gentili spiegazioni cui [sic] si compiacque darmi mi fanno pienamente capace ch'io aveva male interpretato le cause di un silenzio dovuto ad una di quelle piccole confusioni inevitabili nei ministeri, massime in tempi anormali.
      Rispetto alle modificazioni ch'ella intende introdurre nel progetto della Commissione, non esito a dirle che le trovo di poco momento in paragone dell'essenzialissima misura di ridurre in più opportuni limiti il numero dei deputati. Questa è, a mio credere, questione vitale; le altre sono del tutto secondarie.
      Se si trattasse di una legge da farsi, avrei accettate tutte le proposte del ministero, sia rispetto al censo eccezionale, sia rispetto agl'impiegati. Ma trattandosi di riformare una legge in vigore da più anni, reputo meno opportuno l'introdurvi modificazioni che ferir possono alcune Provincie o determinate classi di persone.
      Poco curerei l'effetto che l'aumento del censo possa produrre nella Liguria e nella Savoia, ma temo che per la Savoia ciò dia argomenti ai fautori dell'annessione colla Francia. Lei conosce meglio di me le intrighi del Governo francese, e sa che l'Imperatore ripete che noi non lasciamo ai Savoiardi la libera manifestazione dei loro sentimenti. Il ridurre il numero degli elettori in quella provincia è in certo modo dare ragione all'Imperatore.
      Riguardo agli impiegati, non avvi dissenso che per ciò che riflette i consiglieri d'appello; ebbene le propongo un mezzo di metterci d'accordo: coi consiglieri d'appello si escludano pure i professori ed io sarò soddisfatto. Ma se si vuole che i magistrati rimangano sui loro banchi, si mantengano pure i professori nelle loro cattedre: Rignon e Viry fecero mala prova; ma Sulis!!
      Comunque, ritenuta la diminuzione del numero dei deputati, accetterò le altre riforme approvandole o no. Non così della determinazione di scegliere i governatori esclusivamente negli uomini politici. La reputo talmente dannosa, che, ove venga eletto deputato, farò ogni sforzo per farla condannare dalla Camera.
      Gradisca i sensi della più distinta stima e particolare ossequio.
                                                                                                                            C. Cavour

divisore
Nomi citati:
Urbano Rattazzi, Imperatore, Rignon, Viry, Sulis.
Toponimi citati:
Leri, Liguria, Savoia, Francia.

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