1812


Filippina de Sales in estate rientra a Torino e risiede lungamente nel castello di Santena. In autunno torna in Francia al servizio di Paolina.

Nascono importanti personalità dell'Ottocento.
Carlo Noè (1812-1873), a Bozzole Monferrato, ingegnere idraulico, socio onorario dell'Accademia dei Georgofili, genio dell'acqua, realizzatore del Canale Cavour.
Enrico Tazzoli (1812-1852), a Canneto sull'Oglio, sacerdote, uno dei martiri di Belfiore, impiccato con altri condannati il 7 dicembre.
Ascanio Sobrero (1812-1888), a Casale Monferrato, scopritore della nitroglicerina.
Alfred Krupp (1812-1887), a Essen, in Germania, nella regione della Ruhr, industriale dell'acciaio e delle armi pesanti da guerra.

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Lapide posta sulla casa paterna del sacerdote Enrico Tazzoli

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Alfred Krupp

In Spagna in gennaio il Sir Arthur Wellesley I duca di Wellington passa all'offensiva contro l'armata francese. Il 18 marzo il parlamento riunito a Cadice – unica città non conquistata dai francesi – promulga la Costituzione. Per la prima volta la Costituzione viene votata e non concessa. La Costituzione di Cadice sarà soppressa nel 1814 dal re Ferdinando VII al suo rientro in Spagna, ma sarà ripristinata nel 1820. Questa Costituzione sarà presa come modello da molti stati preunitari italiani durante i moti del 1848.

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Promulgazione della Costituzione di Cadice, 1812, opera di Salvador Viniegre

All'inizio dell'anno Napoleone arma un enorme esercito per invadere la Russia. Organizza in Prussia una base operativa. La Grande Armata conta circa 600.000 soldati, di cui la metà francese; il resto comprende anche prussiani e austriaci. L'esercito russo conta 400.000 soldati, ma solo 200.000 sono schierati in prima linea. Nei preparativi della Campagna di Russia Napoleone invade la Pomerania svedese, regione tra la Germania e la Polonia che si affaccia sul Mar Baltico.

In Svezia il reggente Bernadotte apre i porti al Regno Unito, rompendo il blocco continentale.

A fine giugno inizia la Campagna di Russia . Napoleone conta di vincere in poche settimane con una vittoria schiacciante in una battaglia campale. L'esercito francese entra in territorio russo e raggiunge Vilna (attuale Vilnius), dove passa la strada che porta a Mosca, distante circa 900 km. I russi arretrano verso est abbandonando le città e facendo terra bruciata.

Nel frattempo la coalizione antinapoleonica si rafforza grazie alla firma il 18 luglio del Trattato di Orebro, che mette fine alla guerra anglo-svedese e alla guerra anglo-russa. Contestualmente le truppe francesi vengono sconfitte gravemente dai britannici in Spagna, nella battaglia di Salamanca. Tutti i contingenti francesi sono costretti a lasciare il sud della Spagna per accorrere al nord a fronteggiare gli inglesi. Solo il 2 novembre Giuseppe Bonaparte rientra a Madrid.

Intanto prosegue la marcia della Grande Armata verso Mosca. Lo Zar conta sull'indebolimento del nemico, costretto a una marcia faticosa e sempre più lontano dai punti di rifornimento. Il piano di Napoleone mostra la sua debolezza. Il 7 settembre finalmente Napoleone raggiunge l'esercito nemico, schierato presso il villaggio di Borodino. Il generale russo Kutuzov ha scelto con cura il luogo della battaglia. Da un lato un fiume e dall'altro un fitto bosco impediscono manovre di accerchiamento. Borodino costa a Napoleone gravissime perdite. I russi ripiegano ancora e rinunciano anche a difendere Mosca. Fanno evacuare tutti i 250.000 abitanti. Il 15 settembre la Grande Armata entra a Mosca e trova una città deserta. Nella notte scoppiano diversi incendi, appiccati da sabotatori, che distruggono Mosca. Napoleone si ferma quasi un mese, tentando di convincere lo Zar a concludere una pace di compromesso. Alessandro I temporeggia, sperando che l'inverno, ormai prossimo, possa bloccare Napoleone in terra ostile e senza rifornimenti. Intanto l'esercito russo si rafforza. Si aggiungono i reparti dei cosacchi del Don, che forniscono alla cavalleria russa una grande mobilità per attacchi a sorpresa. Il 17 ottobre la Grande Armata inizia la ritirata. La marcia è lenta a causa del lungo convoglio di carri, che trasportano il bottino razziato in città. Poi cade la prima neve e la temperatura scende sotto zero. Il generale Kutuzov segue a distanza la ritirata francese e i cosacchi, in continuo movimento, colpiscono a sorpresa e fuggono. In novembre la temperatura scende a 25°C sotto zero. Tra i fuggiaschi molti muoiono di fame e di freddo. I cavalli vengono macellati. Di conseguenza si abbandonano carri e cannoni.

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L’incendio di Mosca, 1812

A metà novembre i francesi in ritirata giungono decimati sulle rive del fiume Beresina. Un contingente russo li ha anticipati sull'altra sponda, distruggendo tutti i ponti. Il 26 novembre comincia la traversata dei francesi. I russi che si trovano sulla sponda occidentale cercano di bloccare la ritirata. I francesi combattono furiosamente e rompono il blocco. Mancano ancora 250 km per arrivare a Vilna. Il termometro arriva a meno 37°C. Il 6 dicembre poche migliaia di soldati francesi riescono a raggiungere Vilnius. Napoleone si affretta a rientrare in Francia per rassicurare la nazione. La Grande Armata è annientata. Si stimano 400.000 perdite tra morti e dispersi e 100.000 prigionieri. La Russia conta 150.000 morti e dispersi.

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La ritirata della Grande Armata dalla Russia

Il 30 dicembre la Prussia firma un armistizio con la Russia.

Il 26 marzo un forte terremoto in Venezuela distrugge Caracas e causa danni ingenti in molte città. Si contano quasi 20.000 morti. I realisti e il clero imputano il disastro alla punizione divina per la ribellione contro la Spagna. Nella confusione che segue il terremoto, Simon Bolivar viene sconfitto e cade la Prima Repubblica venezuelana.

Il 18 giugno gli Stati Uniti dichiarano guerra al Regno Unito. Causa della guerra sono le tensioni derivanti dal blocco ai porti francesi imposto dai britannici. La guerra durerà tre anni.

L’ingegnere britannico Samuel Clegg (1781-1861) apre a Londra la prima fabbrica di produzione di gas illuminante, alternativo all'olio, al grasso di balena e alle candele di sego. Il gas trasportato in tubazioni è però pericoloso per i rischi di esplosione.

L'esploratore e orientalista svizzero Johann Ludwig Burckhardt (1784-1817) nel suo viaggio in Siria scopre la città di Petra.

L'ambasciatore inglese nell'Impero Ottomano, Lord Elgin, fa trasportare i fregi in marmo del Partenone di Atene, ridotto a fortezza militare turca, al British Museum di Londra.

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1812 Wikipedia

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