Cavour, Philippine Benso, n. de Sales, di

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marina, Marina, Marinota, Madame la Marquise, grand'mère

Cavour Philippine Benso n._de Sales marchesa di
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Philippine de Sales de Duingt (1762-1849). Nasce nel castello di Duingt, vicino al lago di Annecy ed è figlia del marchese Paul-François de Sales, scudiero del duca del Chiablese. È una lontana pronipote di San François di Sales( ), al quale è molto devota. Nel 1781 sposa giovanissima il quarantenne marchese Filippo Benso e lascia la Savoia per trasferirsi a Torino, nella grande famiglia Benso. Nello stesso anno nasce il suo unico figlio Michele. In poco tempo la marchesa Filippina prende in mano le redini di casa Cavour, amministrandone saggiamente il patrimonio, sorretta nell’incarico dai cognati Bartolomeo e Franchino. Con la rivoluzione francese, la caduta della monarchia sabauda e l’occupazione napoleonica, giungono anni molto difficili, ma Filippina di Sales sa difendere in ogni circostanza gli interessi di famiglia. Nel 1808 quando a Torino giungono Paolina Bonaparte ed il marito Camillo Borghese, nominato da Napoleone governatore del Piemonte, i marchesi di Cavour sono invitati a far parte della corte imperiale e Filippina di Sales viene scelta come dama d’onore della principessa Paolina. L’incarico si rivela piuttosto gravoso: la marchesa di Cavour deve seguire la principessa a Parigi e accompagnarla nei suoi spostamenti per quasi sette anni. Nei lunghi anni di lontananza, ha modo di conoscere le persone più influenti d’Europa e queste conoscenze consentono alla sua famiglia di superare più facilmente il difficile momento in cui, caduto Napoleone, i Savoia rientrano a Torino. Rientrata in famiglia, si dedica dapprima all’educazione dei nipoti, Gustavo e Camillo, e in seguito dei pronipoti Augusto, Giuseppina e Aynardo, figli di Gustavo. È in ogni epoca una guida saggia per i suoi famigliari, che - secondo l’uso piemontese - in segno di rispetto la chiamano Marina, cioè Madrina. Vive sotto diversi regimi ed ha sempre uno spirito conservatore, ma dimostra grande apertura mentale e sa comprendere le nuove tendenze e accettare le novità dei tempi. Nel 1835 fonda a Santena una scuola femminile gratuita, affidandone la gestione alle Suore di S. Anna. La sua lunga vita è segnata da molti lutti, ma l’evento più straziante è la morte del pronipote Augusto, caduto ventenne nella battaglia di Goito. Non si riprende più dal grande dolore e pochi mesi dopo muore, all’età di 87 anni.