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CAVOUR ALL'ITALIA: - Addio! Te lo raccomando caldamente! Se non ho fatto tutto il suo bene, ne ho però avuto la buona volontà. Addio per sempre!

Tra vedere e non toccare, papà Camillo si tura le orecchie per non sentire …

Allude all'ostilità manifestata da Cavour contro l'«Inno di Garibaldi»

GIUSEPPE: - Illustrissimo signor Camillo, se fate così piano non finiremo mai.
CAMILLO: - Chi va piano va sano!
GIUSEPPE: - E' giusto; ma per me «Chi ha tempo non aspetti tempo!»

- Alla prossima liberazione di Roma e Venezia! Evviva!

ITALIA: - Figli miei, per amor mio deponete ogni dissidio ... Riunitevi insieme per amor mio ...
CAVOUR E GARIBALDI: - Si, madre nostra, per te facciamo tutto! Possa ogni italiano imitare il nostro esempio!

«Non potrà tardare il più perfetto accordo tra i due più illustri uomini d'Italia»

VITTORIO: - Dovremo aspettare ancora molto per questa pappa?
CUCINIERE: - Comincia a bollire ora, dipende dalla pentola ...
GARIBALDI: - Non per fare il ciaccione; ma se la cuocevo io, l'avresti già mangiata come facesti coi maccheroni

La pappa è Roma, i maccheroni il Napoletano.

- Oh, Camillo! La strada è abbastanza scabrosa senza che tu mi affatichi facendoti trascinare così …

In perfetto equilibrio

L'ITALIA: - Vi prego, cari dottori, sollecitate la guarigione di questa piaga, onde possa ricuperare le forze per scacciare i ladri dalla camera di mia figlia, ed assestare le cose mie interne che diventano un nido di sorci assai pericolosi!

La piaga a cui allude l'Italia è il Potere Temporale