Plombières-les-Bains


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Di Mstorn - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3378049

1993: storia del nuovo incontro tra Plombières Les Bains e Santena.

L’incontro di Plombières Les Bains tra Camillo Cavour e Napoleone III del 1858 segna la storia d’Italia e d’Europa. Questa è la storia di un nuovo incontro che finora ha dato risultati strabilianti. Dal 1993 Santena e Plombières hanno tratto forza, l’una dall’altra. Santena ha molto guadagnato, grazie agli Amici di Camillo Cavour che hanno sempre creduto nelle potenzialità della storia degli Italiani che essa custodisce , e grazie alla Fondazione Cavour, ai Comuni di Torino e Santena, alla Provincia, alla Regione, alle Fondazioni Bancarie, allo Stato.

Tutto iniziò nel 1993, ad aprile. A Santena stavano germogliando i primi e allora sempre più rari asparagi. Da Cavour, la città delle mele, arrivò in Municipio una telefonata. Il Sindaco avvisava dell’arrivo di un pullman di turisti francesi per rendere omaggio alla Tomba di Camillo Cavour. Il Comune, la Pro-Loco e alcuni cittadini entrarono in fibrillazione. Il Museo era chiuso dal 1986. Quel Sindaco, per fortuna, insistette. Alla Fondazione Cavour fu chiesto di aprire almeno la Tomba. Il torpedone arrivò. Veniva da Plombières les Bains, la città dell’Incontro Segreto. I Francesi deposero un mazzo di fiori. Dopo un’ora se ne andarono contenti. Alla loro guida c’era il Maire, Jacques Bigoni, suocero del mitico Michel Platini. I Santenesi presenti furono presi dalla vergogna. Decisero che bisognava fare qualcosa.

A luglio 1993 Santena fu invitata a Plombières per le celebrazioni del 135° Anniversario dell’accordo che sfociò nell’avvio dell’unificazione nazionale e nella cessione di Nizza e Savoia. La giovane delegazione Santenese, si rese conto che sfruttando le relazioni instaurate si poteva rilanciare il ruolo della città a livello torinese, regionale e nazionale. In autunno furono avviati i primi incontri per dare vita ad una associazione che si doveva preoccupare di rilanciare il ruolo del Castello tra i luoghi delle memoria della storia patria. Santena oggi è la dimostrazione di come si possano ottenere risultati molto concreti, da un investimento immateriale e puramente culturale.

La visita a Plombierès aveva attirato l’attenzione di chi voleva riaprire agli Italiani il Castello che custodisce le memorie di tutti i loro antenati dall’Ottocento in avanti. L’attività si avviò con la raccolta di una consistente somma per restaurare quadri e mobili. Fu evidente che era necessario rendere usufruibile lo straordinario patrimonio custodito a Santena. Nel 1996 fu costituita lì Associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour di Santena. Tutto era pronto per le prime visite guidate dai volontari. Il successo portò gli Amici di Camillo Cavour a guardarsi intorno per allargare gli interessi e le relazioni fuori di Santena.

Fu contattato Giorgio Dell’Arti, giornalista, autore del volume “ Vita di Cavour”. Efficace divulgatore, accettò di venire a sue spese da Roma per fare una conferenza nel cinema parrocchiale. La sala quella sera era stracolma. Dell’Arti ricorda ancora il suo stupore. I volontari decisero che insieme alla visita guidata si dovevano organizzare gli “Incontri nella casa di Santena”. In questo modo il giro si ampliava dando un senso a nuovi e più ambiziosi obiettivi di lavoro per gli Amici della Fondazione Camillo Cavour. Fu deciso che il 6 giugno diventasse l’incontro dei Cavouriani che rendevano omaggio alla memoria dello Statista. Un evento unico a livello nazionale che pose all’attenzione del grande pubblico le potenzialità del sito di Santena. E poi nel 2001, durante l’Assemblea annuale, l’Associazione stabilì di puntare sul 2011, 150° dell’Unità d’Italia. Memori di Italia ‘61 i soci coinvolsero subito le istituzioni: la Provincia di Torino, la Regione Piemonte e la Città di Torino, proprietaria del castello di Santena.

Alle istituzioni fu chiesto di inserire il Castello e il Museo nella programmazione dei Fondi Strutturali dell’Unione Europea per ristrutturare e adeguare gli edifici e recuperare le memorie storiche degli italiani custodite a Santena. Nel 2006 l’Associazione decise che i tempi erano maturi per istituire il Premio Nazionale Camillo Cavour. I volontari deliberarono il premio: la coppia dei celebri occhiali del Tessitore, conferiti a una personalità di valore nazionale ed europeo.

Intanto con Plombières i contatti continuavano. Nel 2008, si lavorò per allestire una mostra su Camillo Cavour da esporre nella cittadina francese, in occasione del 150° del celebre accordo. La versione era in francese. Il successo di pubblico convinse i soci della validità dei contenuti. Si fece la versione in italiano, quella che nel 2010 ha aperto le celebrazioni del 150° a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Forse la mostra più vista in Italia tra quelle allestite nel 2011. L’unica concepita per essere itinerante, per raggiungere tutte le comunità nazionali ed estere.

Il 6 giugno e il Premio nazionale Camillo Cavour sono frutto dello spirito scaturito dell’incontro fortuito del 1993. Nel frattempo molta acqua è passata sotto i ponti della Banna ed è sgorgata dalle ventisette sorgenti d’acqua calda di Plombières. L’ex Museo cavouriano è stato ristrutturato e si stanno avviando i lavori per sistemare il Castello. Anche gli asparagi di Camillo Cavour, grazie all’impegno dei coltivatori, della Pro-Loco e del Comune hanno riguadagnato la posizione di eccellenza che meritano. I Santenesi e i volontari sanno che molto è dovuto a quel gruppo di francesi che, suscitando un moto d’orgoglio, hanno costretto una comunità a fare i conti con le proprie memorie. Sanno altresì che possono essere orgogliosi di ciò che finora sono stati capaci di realizzare.

Gino Anchisi

da Santena, la Città di Camillo Cavour, 3 febbraio 2020.