Grinzane Cavour


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La strada provinciale che da Alba conduce a Barolo, lungo la quale si snoda il primo abitato di Gallo Grinzane, ripercorre antichi tracciati. Almeno dall'età romana un sistema di piccole strade e sentieri doveva mettere in comunicazione i centri disposti lungo i crinali dell'Alta Langa, o sulla sommità delle più basse colline, con la strada che correva parallela al corso del Tanaro.  

Il fiume divide, nell'ambito del territorio albese, le colline marnose delle Langhe da quelle sabbiose del Roero. Lungo il Tanaro, la direttrice Pollenzo - Asti, tratto della romana Via Fulvia, collegava la pianura occidentale piemontese (della quale Pollenzo rappresentava la porta) con Asti, l'antico centro di Forum Fulvii e quindi con la pianura padana.

La via che segue il corso del Tanaro e che conduce ad Asti ha conservato a lungo il suo ruolo di importante arteria commerciale, sia verso oriente che verso occidente, costituendosi come tracciato di raccolta delle diverse strade che portavano a valle per prodotti dell'Alta Langa o merci provenienti da oltre Appennino.

Soprattutto negli ultimi due secoli le strade di fondovalle, in prossimità del bacino del fiume, hanno visto insediarsi e consolidarsi numerose attività di tipo artigianale e industriale, attorno alle quali sono nati talvolta nuovi insediamenti. Il nostro Comune è uno storico e classico esempio di questa evoluzione.

L'area del Comune di Grinzane Cavour e di Gallo Grinzane, con il suo castello, i suoi insediamenti rurali e il disegno delle sue colture, costituisce un buon esempio di quelli che sono i caratteri che fanno di un territorio come quello di Langa un "paesaggio".

Il rincorrersi di colline coltivate a vigneti, intervallati da campi a seminativo o da pioppeti, l'ergersi di antichi fabbricati rurali dai toponimi che rivelano spesso appartenenza e legami con la città (la vigna come villa), il loro contendere la posizione di sommità a rocche fortificate o castelli, attorno ai quali non di rado è cresciuto un borgo, sono infatti i caratteri salienti di questo paesaggio.

Accanto dunque a questo modo di strutturarsi del territorio, a partire dalle attività e dai tracciati/percorsi (peraltro sostanzialmente suggeriti dall'orografia dell'area), vi è il disegnarsi e il costituirsi nel tempo di una particolare forma di paesaggio, destinata a farsi scenario della vita rurale, ma anche teatro dell'atto artistico, di quello letterario o della creazione dell'architettura.

L'ambito paesaggistico nel quale il comune di Gallo Grinzane è collocato rimanda certo a valori legati alla materialità agricola, come la fatica del lavoro, come la strenua applicazione delle proprie forze e del proprio ingegno, al ciclo imperfetto delle stagioni,come la lenta costruzione del territorio nel tempo attraverso le colture.

Tuttavia quel medesimo ambito si è fatto con il tempo anche immagine, ritratta dall'obiettivo indagatore di fotografi, poeticamente evocata e narrata nelle pagine di scrittori, raffigurata dai pittori ed esaltata (a volte forse con eccessiva sintesi) da ammirati operatori turistici.

E' questo che rende "paesaggio" un'area geografica: il suo assurgere a luogo mitico, il suo entrare nell'immaginario delle persone che lo abitano o che ci si accostano da fuori, il suo complesso costituirsi come "cultura", da qui la nota e recente propensione a conferire valore ai cosiddetti "paesaggi culturali", anche e soprattutto in seno alla comunità europea.

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