Settembre con gli operai del Frejus


Il 17 settembre, alle ore 21, c’è la commemorazione del 150° dell’inaugurazione del Tunnel del Frejus. L’invito della Fondazione Cavour e dell’Associazione Amici di Camillo Cavour ricorda il 1871 quando fu inaugurata l’opera pubblica che pose gli Italiani al centro dell’ammirazione mondiale. Il Tunnel ferroviario del Frejus, la più lunga e moderna galleria mai scavata nella viva roccia, passava le Alpi collegando il Mediterraneo e la Pianura Padana al resto d’Europa e del Globo. La nuova meraviglia del Mondo si affiancava al mitico Canale di Suez aperto nel 1869. Alla realizzazione contribuirono tra gli altri: Francesco Medail, Luigi Des Ambrois, Quintino Sella, Germano Sommeiller, Sebastiano Grandis e Severino Grattoni. Su tutti svettava Camillo Cavour che, dopo la Guerra di Crimea, intuendo la rivoluzione in corso nelle infrastrutture, nelle tecnologie e nei commerci a livello globale, ruppe gli indugi, imponendone la realizzazione. Ci furono ancora altri protagonisti. Senza i quali l’opera non si sarebbe mai realizzata. Di loro si rischiava di perdere la memoria. Per fortuna il ricordo degli operai costruttori è stata custodita in Valle Cervo, nel Biellese, accanto a Oropa. Dalle loro storie emergono figure di lavoratori super specializzati, rappresentanti dei nuovi ceti emergenti produttivi nella società dell’Ottocento che diventarono autentici protagonisti del Risorgimento. Erano tecnici portatori di nuovi interessi che, legandosi all’imprenditoria, misero in discussione gli assetti e le rendite di posizione della nobiltà, del clero e dei graduati militari.

Ricordare, nel Castello di Santena, luogo della memoria di Camillo Cavour e dei suoi contemporanei, gli artefici dell’opera simbolo del progresso tecnologico e dell’ancoraggio della Penisola all’Europa e al Mondo è un dovere e un motivo di orgoglio per tutti gli Italiani. Relatore ufficiale Danilo Craveia. L’ingresso alla cerimonia è libero e gratuito, con obbligo di prenotazione, di mascherina e di Green Pass.

Gino Anchisi da Santena, la città di Camillo Cavour