Premio Nazionale Camillo Cavour 2022


Il 20 settembre, data della ricorrenza della Presa di Porta Pia, l’Associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour di Santena e la Fondazione Camillo Cavour hanno conferito Il Premio Nazionale Camillo Cavour 2022 all’On. Prof. Renato Brunetta.

La cerimonia si è svolta nello splendido scenario del Castello di Santena già proprietà della famiglia Benso e oggi del Comune di Torino. Il Premio consiste in una copia dei tipici occhiali del principale protagonista del processo culminato con l’Unità d’Itala e con Roma capitale.

Per i volontari l’apertura del polo formativo della Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione (SNA) è un ulteriore tassello che si aggiunge ai risultati realizzati in 26 anni di attività rivolta a rendere accessibile a promuovere e valorizzare il patrimonio culturale, paesaggistico, agricolo, storico e sociale raccolto nel Castello Cavour. Uno dei siti della memoria patria che custodisce memorie ed esperienze di valore zonale e globale oggi più che mai attuali e di straordinaria modernità.

Motivazione del Premio

«Conferiamo il Premio Cavour 2022 all’On. Prof. Renato Brunetta, ordinario di Economia del lavoro, eminente studioso dei problemi delle istituzioni e delle relazioni industriali, due volte Ministro della Fu nzione pubblica, in riconoscimento della sua attività costante e appassionata nel campo della riforma dell’amministrazione italiana. In ciò egli si inserisce in una tradizione virtuosa, vorremmo dire con orgoglio (pensando anche a Giovanni Giolitti) piemontese, il quale nel corso della storia d’Italia ha individuato nel buon funzionamento dei servizi a favore dei cittadini, nella correttezza dell’azione amministrativa e nella sua efficienza alcuni dei doveri essenziali dello Stato. Non appaia, dunque, fuori luogo se, all’interno di questa tradizione, si vuole oggi, conferendogli il premio, riconoscere all’On. Brunetta il contributo di studioso, di uomo di governo e di riformatore, ponendolo idealmente accanto a quello di Camillo Benso di Cavour. Fu Cavour, nel cui nome conferiamo oggi il riconoscimento, il fondatore di una amministrazione dell’Italia da lui unificata, per allora moderna, fondata sui valori liberali della responsabilità della politica e della distinzione tra politica e burocrazia, della costruzione di un apparato capace, ben formato e composto di servitori fedeli dello Stato. Dopo quasi 170 anni quella realtà, ideata per un piccolo Stato nascente caratterizzato dalle poche essenziali funzioni, si è via via trasformata. Lo Stato italiano si è articolato, si è caricato di funzioni sociali ed economiche decisive per lo sviluppo del Paese, ha dovuto fronteggiare grandissime e spesso terribili emergenze, tra le quali due guerre mondiali, e una trasformazione economica tumultuosa che nel corso del Novecento ha modificato più volte la struttura stessa dei rapporti economici e della società. Anche le forme organizzative dello Stato sono necessariamente mutate nel tempo per corrispondere alla modernizzazione del Paese. Ma quel sistema di valori originari che noi riferiamo a Cavour è rimasto valido: serietà, fedeltà allo Stato e alle istituzioni, laboriosità, responsabilità. Come Cavour guardava alla “sua” Europa, così oggi il riformismo di Renato Brunetta è autenticamente “europeo”. Promuove il processo di convergenza, all’insegna dell’obiettivo condiviso del Next Generation EU: una crescita sostenibile e inclusiva. La nuova Pubblica amministrazione disegnata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza costruisce una nuova Italia, più efficiente e più giusta, dentro una nuova Europa. Nei valori di Cavour noi vogliamo ancora oggi riconoscerci, pur mutati i tempi e modificate le circostanze. Valori che ravvisiamo nell’opera appassionata del Ministro Brunetta. Al quale, in nome di quei valori, siamo orgogliosi di conferire il Premio Cavour 2022».