GITA SOCIALE


Care Amiche, Cari Amici, nel corso del 2020 abbiamo avuto poche occasioni di incontro, poiché l’emergenza Coronavirus ha impedito i momenti conviviali.

Per riallacciare i nostri rapporti, vorremmo chiudere l’anno con un’uscita in Torino sulle tracce di Camillo Cavour.

Gino Anchisi e Irma Genova saranno le vostre guide in un percorso che toccherà i luoghi più frequentati dal Conte.

Sarà l’occasione per approfondire la conoscenza della Torino settecentesca e ottocentesca, nonché la storia di Torino Capitale e culla del Risorgimento.

Svolgimento

Sabato 7 novembre ore 10.00

Appuntamento in piazza Carlo Felice, nei Giardini Sambuy.

Dopo l’appello e la distribuzione delle radioguide – idealmente – Camillo Cavour ci accompagnerà in un percorso lento, con frequenti tappe.

Faremo una pausa per il pranzo (libero). Poi proseguiremo la nostra passeggiata nel pomeriggio, tornando al punto di partenza, davanti a Porta Nuova, verso le 16.00.

Tutto il percorso è lungo 5 km scarsi e si svolgerà solo in esterno, con mascherine.

Costo

Siccome nel 2020 abbiamo avuto un drastico calo di iscrizioni alla Associazione, e quindi una preoccupante riduzione delle nostre scarse entrate annue, abbiamo pensato di cogliere l’occasione di questa “gita sociale” per raccogliere un contributo da parte dei nostri soci. Perciò chiediamo come quota di iscrizione alla gita un contributo di 10 euro per ogni partecipante. La quota comprende l’utilizzo delle radioguide.

Come al solito la nostra socia Wilma Nano raccoglierà le iscrizioni. Contattatela al 349.7360225 o wilma.nano@virgilio.it

Le iscrizioni si chiuderanno il 31 ottobre, oppure al raggiungimento dei 50 (cinquanta) iscritti.

Riepilogando

Per evitare le complicazioni derivanti dalle misure di sicurezza, ogni partecipante raggiungerà Torino con mezzi propri. Chi avesse difficoltà di trasporto lo faccia presente al momento dell’iscrizione. Per lo stesso motivo anche il pranzo sarà libero: avrete un’ora e mezza a disposizione per mangiare e rilassarvi.

Prevediamo di fare tappa dalle parti di via Po, dove ci sono numerosi locali. Non sono previste visite di interni. All’aperto sarà sufficiente indossare la mascherina e mantenere un adeguato distanziamento. Le radioguide consentiranno a tutti di seguire le spiegazioni delle guide anche ad una certa distanza. Seppure col disagio degli ombrelli, la gita si farà anche in caso di pioggia.

Due passi con Camillo Cavour

"È una mattina del complicato marzo 1861. Camillo ha mille grattacapi. Si sta facendo l’Italia Unità. Il suo pensiero però corre oltre Oceano. Le notizie dall’America non sono buone. I Secessionisti daranno dei bei grattacapi. Già prima di insediarsi Abramo Lincoln ha dovuto fare i conti con loro. Probabilmente scoppierà la guerra tra Nordisti e Sudisti, tra Federati e Confederati."

A Camillo piace passeggiare fino allo scalo ferroviario di Porta Nuova, dove sta per iniziare la costruzione di una imponente Stazione: il capolinea della linea più moderna al mondo che collega Torino e la Valle Padana a Genova e al Mediterraneo, al costruendo Canale di Suez e tramite il Tunnel del Frejus, alla Francia e all’Europa, compresa l’Inghilterra.

Gli piace fermarsi su una panchina di Piazza Carlo Felice, vicino alla fontana, e immaginare il bel giardino che sta per sorgere nel centro della piazza. Giardino che oggi è intitolato a un santenese, Ernesto Balbo Bertone di Sambuy (1837-1909). Era il padrone di San Salvà, uno dei nuclei antichi di Chieri e della sua borgata di Santena.

Poi Camillo si alza e si avvia verso Via Lagrange dirigendosi verso casa. Il suo palazzo è a poche centinaia di metri, all’angolo con Via Cavour, di fronte a quello dei Thaon di Revel. Sul portone si ferma. Cambia idea. Stamattina farà una passeggiata tra i ricordi.

Un isolato più avanti, verso il Po, c’è Nostra Signora degli Angeli, la chiesa dov’era stato battezzato (e dove tra tre mesi si svolgerà il suo funerale!). Si ferma un attimo da Padre Giacomo Marocco da Poirino, suo confessore, lasciando soldi per i bisognosi.

Poi prosegue fino ai frequentatissimi Giardini dei Ripari e fa una sosta per un Vermuth al Caffè della Rotonda. Ma è quasi ora di pranzo. Meglio dirigersi verso Piazza Carignano per mangiare un boccone al Ristorante del Cambio.

Si avvia verso Piazza Carlina (chissà cosa direbbe oggi se potesse vedere il monumento in sua memoria, che lo ritrae in piedi, con l’Italia discinta inginocchiata ai suoi piedi). Imbocca Via Maria Vittoria e, all’angolo con via Bogino, alza gli occhi alle finestre dell’amico senatore Cesare Alfieri di Sostegno e subito dopo, passato il palazzo dei La Marmora, dà uno sguardo nel cortile di Palazzo Cisterna, che ospita l’ambasciata inglese. Ma il suo caro James Hudson non si vede: adesso che l’Italia è unita, ha ancora più lavoro di prima. Forse lo incontrerà dopo pranzo al Caffè Fiorio per un Bicerin.

Si sente stanco perciò si avvia verso il ristorante.

Poi farà un salto in Piazza Castello alle Segreterie di Stato. Nel suo ufficio presso il ministero degli Affari Esteri lo aspetta ancora un faticoso pomeriggio di lavoro.

L’Italia è unita, è vero, ma la strada per Roma Capitale è ancora lunga!

Vi aspettiamo

Gino e Irma

Associazione Amici della Fondazione Cavour