La tomba
Archivio
Chi vi è sepolto
Cognata di Camillo, figlia di Agostino Lascaris di Ventimiglia (1776-1838) e Giuseppina Carron di San Tommaso (1786-1841), morì a 28 anni di febbri di parto dando alla luce Aynardo.
In realtà si tratta del cenotafio in quanto il corpo, secondo la tradizione, è sepolto a Pianezza nella tomba di famiglia.
VII° ed ultimo Marchese di Cavour, dispose che alla sua morte diventasse erede universale il Conte Eugène de Roussy de Sales, cugino di 7° grado. Questi rinunciò al legato a favore della sorella di Aynardo, Giuseppina.
Ufficiale delle Guardie, nipote prediletto di Camillo, morì a 20 anni il 30.05.1848 combattendo nella battaglia di Goito.
Zio e nipote erano legati da grande affetto al punto che quando Augusto morì lasciò erede testamentario Camillo. Questi rinunciò a favore di Aynardo e Giuseppina.
Rimase nel 1849 la sola donna di casa Cavour. Sposò il Marchese Carlo Alfieri di Sostegno (1827-1897). Cercò di raccogliere le memorie cavouriane e, quando entrò in possesso del Castello di Santena, fece opere di ristrutturazione sia interne (arredamenti) sia esterne (tetto, facciate).
Fratello maggiore di Camillo fu VI° Marchese di Cavour ed il vero proprietario del Castello di Santena, così come della residenza di Torino (via Lagrange ang. via Cavour, riconoscibile dalle decorazioni a forma di conchiglia sulla facciata). Sposò nel 1826 Adele Lascaris di Ventimiglia. Carattere chiuso e riservato, si volse agli studi di filosofia.
Tenente dell'esercito sardo ed Aiutante di campo del Conte di S. Andrea, luogotenente generale del re all'offensiva austro-russa del maggio 1799, Barone dell'Impero (11.03.1810), Primo Ciambellano del Principe, incaricato del servizio della Camera, delle feste e dei concerti. Padre di Gustavo e Camillo, V° Marchese di Cavour fu eletto Sindaco della Città di Torino (3.09.1833) e venne nominato "Vicario" di polizia di Carlo Alberto dal 1835 al 1847.
Figlia di Jean-Gaspard de Sellon (1736-1810) e Anne Marie Montz, sposò Michele Benso di Cavour nell'aprile 1805. Ginevrina, calvinista, si convertì al cattolicesimo il 21 ottobre 1811 proprio a Santena insieme alla sorella Henriette.
Adèle, Victoire e Henriette de Sellon d'Allaman, sepolte a Santena, ebbero anche un fratello, Jean-Jacques de Sellon (1782-1839). Costui fondò a Ginevra la "Società della Pace", antesignana della Società delle Nazioni. Il suo pensiero in favore dell'abolizione della pena di morte e della pace universale influenzò quello di Camillo moltissimo, soprattutto nei primi anni della giovinezza.
"Marina", come veniva chiamata comunemente, era la nonna paterna di Gustavo e Camillo; savoiarda, venne in età molto giovane in sposa a Giuseppe Filippo Benso, IV° Marchese di Cavour (1741-1807).
Il matrimonio fu combinato in quanto, essendo esponente della ricca famiglia De Sales, avrebbe potuto portare una ricca dote (80.000 franchi) al fine di rimpinguare le finanze del futuro marito, indebitato con prestasoldi ebrei. Fu Dama d'onore di Paolina Bonaparte Borghese dal giugno 1808 fino all'aprile 1814 (anche dopo l'abdicazione di Napoleone) e la seguì a Parigi dal giugno 1808 in avanti, salvo brevissimi periodi.
Cavaliere di Cavour, fu uno dei cognati di Philippine. Fu soprannominato "Franchino" in quanto, essendo nato come dodicesimo figlio, assicurò la franchigia fiscale per la famiglia.
Venne nominato Paggio d'onore del Re dal 1770, Capitano nel Reggimento Dragoni del Re nel 1776, scudiero e gentiluomo di Camera del Principe Vittorio Emanuele di Savoia, duca d'Aosta nel 1789.
Sotto il dominio francese fu nel 1809 Direttore dello stabilimento di monta della Venaria. Con lui Michele si trasferì per 10 mesi a Firenze nel 1800 e poi a Ginevra fino al settembre 1802 dove conobbero famiglie illustri di quella città, fra le quali i De Sellon.
Sorella maggiore di Adèle, sposò in seconde nozze nel 1815 Jules-Gaspard-Aynard duca di Clermont-Tonnerre. Il primo marito fu il Barone, poi Conte Louis Blancardi Roero de la Turbie (1758-1814), Signore di Ternavasso (dove possedeva una tenuta di ca 1.000 ettari, con più di 36 cascine) e Ciambellano Ordinario della Casa di Sua Maestà Imperiale. Dopo nove mesi di matrimonio (1804) Victoire ottenne la "separazione di corpo" per i maltrattamenti subiti dal marito e solo dopo la morte del Blancardi (1814) potè sposare Aynard de Clermont-Tonnerre.
Fu Dama di Compagnia di Paolina Bonaparte.
Pari di Francia, trasmigrato in Piemonte dopo la Rivoluzione di Luglio, fu il proprietario dei possedimenti di Grinzane, dove Camillo fu sindaco per 20 anni. Non ebbero eredi.
Sorella minore di Adèle, sposò Jean-Louis Douhet, Conte d'Auzers. Non ebbero eredi.
Nel 1801 fu aggregato, con funzioni modeste, all'amministrazione generale del Piemonte, nel 1805 fu nominato Second Secrétaire des appointements, che comprendeva anche la Direzione di polizia di Torino, nel 1808 Direttore generale della polizia nel Governatorato generale transalpino, fu poi confidente di Carlo Alberto.
Secondogenito di Emilio Visconti Venosta e Luisa Alfieri di Sostegno morì nel 1942.
Oltre alle persone sopraccitate, nella tomba di Santena vennero sepolti, pur non essendoci lapidi a segnalarlo, Paul-François de Sales (1721-1795), eBenoit-Maurice de Sales (1760-1797), rispettivamente papà e fratello della nonna di Camillo.
Francesco Ruffini ne "I giansenisti piemontesi e la conversione della madre di Cavour" del 1929 dice che a Santena venne anche sepolta la cognata della nonna Philippine, Alexandrine de Grollier.
In un altro documento, invece, si dice che a Santena sarebbe sepolta non la cognata, ma la mamma di Philippine, Josette-Françoise Regarde de Disonche de Ballon.
Poichè però il documento presenta alcune imprecisioni, è da considerarsi attendibile quanto sostenuto dal Ruffini.