DIC
28
1859

Vigliani, Paolo Onorato a Cavour, Camillo Benso di 1859-12-28 #3848


Mittente:
Vigliani, Paolo Onorato.
Destinatario:
Cavour, Camillo Benso di.
Data:
28 Dicembre 1859.

                                                                                            Genova il 28 dicembre 1859

      Eccellenza venerat.ma e Gent.ma,
      Mi sono restituito difilatamente al mio posto e mi vi trovo contento come chi dalla guerra passa alla pace. Non sono passato per Torino, perchè non aveva nulla di buono da dire, nulla di buono da intendere dagli uomini del potere.
      Il modo doppio e basso col quale mi hanno trattato per la sola ragione che ebbi il torto di credere alle loro proteste di fiducia mi avrebbe obbligato a dire cose amare. Era meglio evitare nuovi disgusti. Troppi sono quelli che già dovetti soffrire. Di una sola cosa vivamente mi rincresce, ed è la privazione del piacere, che pur tanto ho bramato, di rivedere V.E., di riverirla e di farle un po' di confessione generale sulle mie penose vicende. Io pongo questa privazione fra le tante altre dispiacenze che mi costò l'alto ufficio ond'Ella mi volle onorare, e supplico V.E. a non darmi carico di trascuranza de' miei doveri verso la sua persona, che tutta possiede e possederà in perpetuo la mia stima, la mia riconoscenza e il mio rispetto. Di questi sentimenti, che non sono semplici frasi per le feste del Natale e del nuovo anno, V.E. mi troverà sempre disposto a darle franche prove col fatto. Ora mi rallegro grandemente coll'E.V. e con tutta Italia che Ella, facendosi superiore a considerazioni personali, comecché assai gravi, abbia consentito a ripigliare nelle sue mani la difesa di quella sacra causa che tanto deve al suo senno e che tutta in Lei riposa. Questo novello atto del suo grande e nobile patriottismo sia coronato da quel glorioso successo che gli Italiani attendono dal sommo loro difensore. Auguro ogni cosa propizia alla sua grande missione. Le arridano gli uomini e le cose e possa il nostro oratore ritornare da Parigi come altra volta fra i plausi di tutta Italia. Sia questa la risposta che il conte di Cavour farà agli ignobili saltimbanchi politici, che si sono coperti di fango tentando stolidamente di offuscare un nome che brilla e brillerà quanto il sole d'Italia.
      Le mando un esemplare dell’indirizzo di cui mi onorava, in sul mio partire, il generoso Municipio di Milano. È questa, egregio Sig. Conte, la mia ricompensa. Essa non mi crea emuli, né gelosi, ed io non ne ambisco altra. Ripiglio con piacere, dopo la campagna che ho sostenuto, le tranquille occupazioni di pace. Qui sono stato accolto come un vecchio e fido amico. Mi applaudo nel mio cuore di avere respinta la insidiosa offerta con la quale mi si voleva relegare oltre l'Alpi. Timeo Danaos. Ho caro di vivere nel bel paese dove sono nato e che amo quanto me stesso.
      Gradisca, venerat.mo mio Conte, i sinceri e larghi auguri di ogni felicità che, nel rinnovarsi di un anno venerando per gloria di Lei e della cara nostra patria, gode di offrirle chi andrà sempre altero di potersi dire di V. E. onorev.ma
                                                                                                       dev. ed aff. serv.
                                                                                                             Vigliani

divisore
Nomi citati:
Paolo Onorato Vigliani.
Toponimi citati:
Genova, Torino, Italia, Parigi, Milano, Alpi.

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