DIC
11
1859

Torelli, Giuseppe a Cavour, Camillo Benso di 1859-12-11 #3813


Mittente:
Torelli, Giuseppe.
Destinatario:
Cavour, Camillo Benso di.
Data:
11 Dicembre 1859.

      Ill.mo Sig. Conte,
      Tutto ben calcolato, io penso che, per quanto Ella ami starsene ora lontano dalle persecuzioni, non vorrà tenermi in conto di persecutore se a discretissimi intervalli Le vengo fra' piedi con una lettera.
      Il prossimo futuro governatore di Novara, Prinetti, fu da me alcuni giorni sono: mi pregò e scongiurò di farle sapere che il primo e più vivo desiderio, tanto suo come de' suoi due colleghi D'Adda e Porro, era quello, venendo nelle antiche provincie piemontesi, di presentarsi ad ossequiare l'uomo più illustre dello Stato, sono le sue parole precise; e non avendo potuto compiere questo loro desiderio, a cagione della di Lei assenza, hanno bramato che in qualche modo Ella ne fosse informato.
      Vedo che l'Italia centrale e il Piemonte sono intenzionati di cavarsela bene, anche senza il mio eloquente articolo della Bibliothèque de Genève le cui ceneri non so nemmeno più dove riposino. Quello che ci ha fatto andare un po' fuor de' gangheri Castelli e me si fu il programma dei deputati della sinistra, nel quale è dichiarato che tutto ciò che fin qui si è guadagnato in territorio e in influenza sono loro che l'hanno guadagnato: essi hanno sempre combattuto contro chi operava per ottenere ciò che si è ottenuto: combattuto il trattato di pace nel 49, combattuto le imposte, le riforme economiche, l'alleanza colla Francia e l'Inghilterra, e continuato a dar del venduto a chi difendeva la monarchia perfin contro il volere del Monarca ... e adesso i competitori sono loro; e noi? Noi, gli operai della prima ora, che battemmo sempre la strada diritta, e che difendemmo il principio monarchico quando in verità ci voleva del coraggio a farlo ..., noi seguitammo ad esercitare ora come sempre il virtuoso mestiere del minchione! ...
      Castelli si univa meco in queste filosofiche considerazioni, sebbene egli, essendo prossima la sua nomina a senatore, non abbia precisamente il diritto di parlare di un f ... un diaou e nen del tutt come l'ho io. Quasi quasi ripigliavo la penna giornalistica, e delle belle cose ve ne sarebbero a dire davvero; ma forse, avvezzo come sono al sullodato mestiere, la prudenza e i riguardi m'incepperebbero la fantasia per quanto giovine e robusta la si sentisse.
      Sarò più quieto, quando saprò ch'Ella va al Congresso.
      Azeglio va a far furore col suo nuovo opuscolo stampato a Parigi. Ne godo in anticipazione prima pel bene che ne può venir al paese, e poi perchè ci ho avuto un po' le mani in pasta anch'io. È già inteso che la prima copia che spediranno da Parigi sarà inviata a V.S.
      La prego di gradire i miei ossequiosi saluti e di credermi sempre, come dieci anni fa, suo fidato e devoto
                                                                                                                       G. Torelli

divisore
Nomi citati:
Giuseppe Torelli, Prinetti, D'Adda, Porro, Bibliothèque de Genève, Castelli, Azeglio.
Toponimi citati:
Novara, Italia, Piemonte, Francia, Inghilterra, Parigi.

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