OTT
17
1859

Panizzi, Antonio a Cavour, Camillo Benso di 1859-10-17 #3719


Mittente:
Panizzi, Antonio.
Destinatario:
Cavour, Camillo Benso di.
Data:
17 Ottobre 1859.

                                                                                      British Museum, lunedì 17 ottobre 1859
      Mio carissimo amico,
      Le storie che avrete veduto riportate che siasi deciso di riunir un Congresso non hanno fondamento; non s'è venuto ancora a decisione alcuna, benché sia vero che il progetto sia soggetto di discussione. Qui chi ha mano in pasta desidererebbe aver la vostra opinione confidenzialmente onde sapere se a parer vostro credereste bene che un Congresso si riunisse, e ve ne scrivo così incombenzato. Io comunicherò naturalmente la vostra risposta a chi mi ha incaricato di scrivervi; se avete ad aggiungere qualche cosa a parte per me solo, scrivetemi separatamente in un foglio riservato. È forse inutile che io aggiunga che sarà bene che rispondiate senza la menoma perdita di tempo o dilazione.
      I primi uomini di Stato qui esitano prima di determinarsi, non sapendo troppo bene che partito prenderebbe la Francia in un Congresso. Essi, come già sapete, non ammettono altre basi del potere che il voto di popoli governati. Se si riunisse un Congresso di cinque potenze: Inghilterra, Francia, Austria, Prussia e Russia, l'Inghilterra potrebbe trovarsi isolata se non si fan patti chiari prima su questo punto importante. Se il Congresso consistesse di quelle cinque potenze, aggiuntevi Roma, Napoli, la Sardegna, la Svezia, la Spagna e il Portogallo, la maggiorità sarebbe di potenze rette da dinastie elette dal Popolo (Inghilterra, Francia, Spagna, Svezia, Portogallo e Sardegna). Ma potrebbesi fidare alla Spagna e al Portogallo, malgrado la loro origine di governo eletto, massime trattandosi della questione romana, anche supponendo che la Francia di buona fede s'unisse all'Inghilterra? Tocco questi punti per darvi occasione di considerar bene la questione per tutti i versi.
      Quell'affare di Anviti a Parma non ci ha fatto finora il male che poteva farci in questo paese. Ne potrebbe esser venuto un bene se il Governo piemontese avesse avuto il coraggio di prender un'ovvia determinazione: quella di far occupare i Ducati onde mantenervi l'ordine e impedir simili delitti. Ho paura che quistione toscana sia per divenire più e più imbrogliata. Lord Clanricarde è tornato, pranzai con lui ieri, e mi ha incombenzato salutarvi tantissimo. Egli teme una controrivoluzione in Toscana. Salvagnoli scrive con molta confidenza della cosa pubblica, ma tristamente di sé sentendosi morire. Hudson è in Iscozia a cacciare da Lord Malmesbury: lo aspetto, di ritorno, oggi o domani a Londra; non resterà qui che pochissimi giorni ancora, Lord John Russell essendo impaziente che ritorni al suo posto a Torino dove credo, a quanto posso giudicare, che sarà in una diecina di giorni.
      Addio, mio ottimo ed illustre amico. Credetemi sempre
                                                                                                     vostrissimo
                                                                                                      A. Panizzi

divisore
Nomi citati:
Antonio Panizzi, Anviti, Lord Clanricarde, Salvagnoli, Hudson, Lord Malmesbury, Lord John Russell.
Toponimi citati:
British Museum, Francia, Inghilterra, Austria, Prussia, Russia, Roma, Napoli, Sardegna, Svezia, Spagna, Portogallo, Parma, Toscana, Iscozia, Londra, Torino.

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