GEN
30
1860

Marliani, Emanuele a Cavour, Camillo Benso di 1860-01-30 #3995


Mittente:
Marliani, Emanuele.
Destinatario:
Cavour, Camillo Benso di.
Data:
30 Gennaio 1860.

                                                                                                    Londra 30 gennaio 1860

      Pregiato Conte,
      Poco posso aggiungere a quanto le scrivo come d'ufficio: goda, goda dell'immensa sua opera, io la credo compiuta. Non le posso abbastanza dire quali siano i sentimenti di questi ministri per lei e per l'Italia. Credo che tutto possiamo ardire e tutto fare, il vento della fortuna, e della simpatia popolare ci spinge verso il compimento totale della di lei santa politica: è d'uopo approfittarne; ottimo e giusto il consiglio di Lord Cowley che oser est parfois le conseil de la prudence.
      Azeglio mi presentò ieri a Persigny; è furente contra il Papa ed il clero francese, e se da esso dipendesse, Pio IX anderebbe a Gerusalemme o altrove, ma di certo non rimarrebbe a Roma. Egli mi diceva che dai primordi dell'Imperio come ministro dell'Interno senza pausa predicava all'Imperatore che era falsissima politica quella di accarezzare il clero e che un giorno se ne pentirebbe. Il giorno è giunto, e Persigny lo ricorda in ogni occasione all'Imperatore.
      Lord Palmerston, Lord John e Gladstone sono tanto più meritevoli della riconoscenza dell'Italia, che il trionfo della loro politica non è stato facile. In alto luogo vi era tremenda opposizione, e, questo entre nous, Lord John non potè ottenere la nomina di Hudson a secondo plenipotenziario al congresso, quindi fu nominato Lord Wodehouse.
      Abbia Ella la bontà di farmi mandare il migliore giornale di Torino onde conoscere il dettaglio di quanto accade.
      Vengo da una lunga conferenza con Gladstone, il più caldo degli amici d'Italia e della nostra causa; mi ha confidato che il trattato colla Francia era firmato. Sono andato dal marchese Azeglio, onde egli trasmettesse a Lei questa notizia, avendomi egli detto che i dispacci in cifra che non siano mandati da agenti diplomatici riconosciuti, non passano dalla Francia, ciò che mi fa temere ch'Ella non abbia avuto quello che le mandai da Parigi il giorno 25.
      Azeglio avendomi detto che non sarebbe sicuro l'indirizzo sotto il nome di fratelli Nigra, per la similitudine del nome col suo caro e benemerito secretario a Parigi, mando questo dispaccio sotto il coperto del banchiere di Hudson, e mando due righe a questo, onde il banchiere tenga conto di porti di lettere a carico del ministero.
      Gladstone non mi parve punto preoccupato de' rumori che i Tory si preparano a dare la battaglia sulla questione del trattato colla Francia. Oramai la libertà di commercio è diventata dogma politico dell'Inghilterra, e non sembra probabile che il ministero possi soffrire una disfatta sopra simile questione, tanto meno quanto che sarà appoggiato da tutta la scuola di Manchester con Bright, Cobden, ecc.
      Assai più preoccupato mi sembrò Gladstone de' rumori riguardo alla Savoia, questione che, trattata e risolta in un senso francese, sarebbe più che impopolare in Inghilterra; ero fortunatamente nel vero quando dissi che nulla sapevo in proposito, ma viddi che era pensiero grave nella sua mente.
      Domani vedrò Lord Palmerston che torna questa sera da Windsor.
      Tutto mi sembra andare bene qua, e nella modesta mia sfera farò quanto sia in me per che vada di bene in meglio.
      Ella, caro Conte, sa che non ha un cuore né una persona a lei più divoto di me, che lo sono di cuore e d'anima.
                                                                                                               Emanuele Marliani

divisore
Nomi citati:
Emanuele Marliani, Persigny, Lord Cowley, Lord Wodehouse, Bright, Hudson, Cobden, Papa, Pio IX, Gladstone, Azeglio, Gladstone, Lord Palmerston, Imperatore, fratelli Nigra, scuola di Manchester, secretario a Parigi, Lord John.
Toponimi citati:
Londra, Roma, Italia, Francia, Parigi, Windsor, Savoia, Gerusalemme, Inghilterra, Torino.

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