Farini, Luigi Carlo a Cavour, Camillo Benso di 1860-02-03 #4029
- Mittente:
- Farini, Luigi Carlo.
- Destinatario:
- Cavour, Camillo Benso di.
- Data:
- 03 Febbraio 1860.
Modena 3 febbraio 1860
Carissimo Amico,
Ebbi jersera la vostra lettera senza data, che aspettava con grande desiderio. Voi mi dite essere la annessione stabilita in principio: discutersi ora de' modi e delle forme.
Pepoli d'altra parte scrive non esservi dubbio per le provincie della Emilia, ma non volersi la annessione della Toscana; sì bene approvarsi per la Toscana la candidatura del Principe Eugenio o del Duchino di Genova.
Non dò molta importanza a questa comunicazione di Pepoli, conoscendo io l'indole sua facile a pigliare come sentenza incancellabile ogni idea che sia o sembri essere imperiale. Venute le cose al termine, a cui sono, posta la massima del rispetto ai voti popolari, non capisco come si possa fare una differenza fra la Toscana e l'Emilia. Ad ogni modo voi chiarirete meglio le cose. Io aspetterò un'altra lettera del nostro Pepoli, poi se mi avveda che l'animo suo sia posto in travaglio da sibillini discorsi, o da insinuazioni scaltre, richiamerollo, non essendo egli uomo da cavarsela di mezzo a certi viluppi.
Un'altra cosa di maggiore momento imparo da Parigi; e non è il solo Pepoli che me ne scrive. L'Imperatore vuole (così mi dicono) la Savoja e Nizza. Credo che ciò sia vero, perchè mi rendo piena ragione delle ragioni e dinastiche e politiche che debbono fermarlo in quella volontà. Non entrerò qui nell'argomento: voi saprete del sicuro molte più cose che io non sappia: voi conoscerete le opinioni del Gabinetto inglese, voi avrete in somma tutti gli elementi necessari per fondare sul sodo i giudizi.
Mi permetterete solo di esprimere una opinione: ed è questa: non convenire a noi procuratori degli incrementi - a voto di popolo - della monarchia di Savoja, il reprimere le manifestazioni dei voti de' popoli d'oltr'Alpe: la quistione essere francese e napoleonica nel tempo stesso, e quindi meritare grave considerazione.
Sono capace di tutta la dilicalezza di questa quistione per la nostra Dinastia e pel Piemonte, e per le relazioni coll'Inghilterra. Forse l'Italia Centrale dovrebbe preoccuparsene particolarmente, e forse gioverebbe al Re, al Piemonte, a tutti che essa fosse colla Inghilterra la negoziatrice degli accordi... Ma queste idee non si possono per lettera esplicare: se ci vedremo, ne terremo discorso. Di certo altre cose avrei a dire; perciò vi ho scritto per telegrafo, proponendo una mia gita a Torino. Fò punto adunque aspettando vostra risposta. Addio.
Vostro aff. amico
Farini
- Nomi citati:
- Luigi Carlo Farini, Pepoli, Principe Eugenio, Imperatore, Duchino di Genova, Re.
- Toponimi citati:
- Modena, Emilia, Toscana, Alpe, Inghilterra, Parigi, Torino, Italia, Savoja, Nizza, Piemonte.