DIC
21
1859

Farini, Luigi Carlo a Cavour, Camillo Benso di 1859-12-21 #3827


Mittente:
Farini, Luigi Carlo.
Destinatario:
Cavour, Camillo Benso di.
Data:
21 Dicembre 1859.

                                                                                                Parma, 21 dicembre 1859

      Carissimo Amico,
      Da Bormida mi ha scritto, essere cosa stabilita, che voi abbiate la plenipotenza del Re nel Congresso. Come io ne sia contento non occorre che il dica a voi che sapete con qual cuore vi ami, con qual fede vi sia devoto. Sol questo voglio dirvi che i popoli delle Provincie che governo, accolgono la lieta novella come una ottima fortuna, e che riposano tranquilli nella certezza che la libertà e l'onore loro sono guarentiti dalla vostra legazione al Congresso.
      Il Governo del Re pensa che i rappresentanti di queste provincie debbano venire e stare a Parigi in apparenza, separati dai plenipotenziari del Re. Ciò posto, a me si appartiene il provvedere per istruzioni segrete, che non facciano passo, né muovano pratica senza vostro consiglio. Io sto mettendo insieme tutti i documenti che sono necessari a dare a voi ogni migliore cognizione delle cose passate e presenti. Le persone che mando vi sono devotissime, così che egli è fuor di dubbio che ne avrete aiuto, non mai fastidio. Minghetti, Malmusi, Cantelli e per le qualità loro, e per la carica di Presidenti delle Assemblee, daranno buona riputazione di questi paesi. Ma prima che voi partiate io avrei gran desiderio di vedervi. In una conversazione di poche ore si spiegano cose, a chiarir le quali mal si riesce per iscritto. Non sarebbe egli possibile a voi il fare segretamente una corsa a Piacenza, dove io potrei venire in giorno ed ora da stabilire? Se Piacenza non vi paresse luogo acconcio, ma pur vi paresse buono il pensiero di un abboccamento, potreste andare a Milano, dove io da Piacenza mi trasferirei per le poste.
      Pensateci e ditemi il vostro parere.
      Qui le cose vanno di bene in meglio; fra poche settimane, tutte le riforme saranno compiute; tutto sarà innovato; circoscrizioni territoriali, ordini e nomi.
      Rimini e Piacenza saranno governate come Cuneo e Susa.
      L'ordine si rassoda ogni giorno più, e non teme offesa.
      L'esercito cresce di numero. Vi assicuro che in marzo avrò 40 mila uomini bene ordinati, 75 o 85 cannoni; che Rimini, Mirandola e Bologna saranno abbastanza bene munite. Sol che i Toscani portino il loro esercito a 30 mila uomini in arme, e quindi potendo portarne sul campo 50 mila, voi potrete in congresso usare gli argomenti anche di quella logica che in passato fu la sola accetta ai diplomatici. Ma bisogna che a sua volta il Governo del Re conduca a pronto fine l'ordinamento dell'esercito, e lo afforzi per modo, che voi possiate perorare la causa dell'Italia, sapendo di avere al vostro seguito 200 mila soldati. Se vogliamo, se sappiamo, li possiamo avere.
      Domani torno a Modena. Vi abbraccio di cuore.
                                                                                                                  L. C. Farini

divisore
Nomi citati:
Luigi Carlo Farini, Da Bormida, Re, Minghetti, Malmusi, Cantelli.
Toponimi citati:
Parma, Parigi, Piacenza, Milano, Rimini, Cuneo, Susa, Mirandola, Bologna, Italia, Modena.

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