SET
3
1853

Cavour Camillo Benso di a Torelli Luigi 1853-09-03 #3495


Mittente:
Cavour Camillo Benso di.
Destinatario:
Torelli Luigi.
Data:
03 Settembre 1853.

Torino, 3 settembre 1853 Pregiatissimo amico, Vi ringrazio delle due lettere del 21 e 26 scaduto agosto. Le ho lette col massimo interesse, come pure il bellissimo rapporto che avete fatto a Paleocapa sulla parte tecnica della gigantesca impresa del Lukmagno. Mi avete pienamente convinto sull'opportunità se non di fare, almeno di tentare il foro della montagna per stabilire una non interrotta comunicazione di via ferrata fra la Germania e noi. Ma prima di pensare a vincere gli ostacoli che la natura ha creati, è mestieri il superare le difficoltà che ci suscitano gli uomini. Spero però che voi ne verrete a capo. Non posso credere che i Ticinesi sieno corrotti al punto di sacrificare il bene, direi quasi la vita del loro paese, all'oro basileese ed alle minacele austriache. Ben capisco le opposizioni municipali degli uomini di Lugano e Mendrisip, ma questi non costituiscono che una minoranza e di più è impossibile che anche fra questa minoranza non vi sieno alcuni che anteponga [sic] la dignità e l'interesse generale alle meschine considerazioni di campanile. Voi dite che forse minacciando potressimo vincere la resistenza dei Luganesi. È possibile, ma in definitiva credo che un tal mezzo sarebbe più pericoloso che utile. Se la minaccia non opera, cosa faremo? Misure odiose non dobbiamo, non vogliamo prenderle, e quindi rimarremo scherniti. La sola minaccia efficace mi pare esser quella di negare ogni menomo sussidio a qualunque strada che non sia quella del Luckmagno. Quella potete adoperarla apertamente, giacché su questo punto siamo irremovibili. Quando i Ticinesi sieno di ciò convinti, pare impossibile che vogliano rinunciare a 10.000.000 per far piacere ai Basileesi. Si lavora in nostro favore a Lugano, uomini influenti di quella città ci hanno assicurati del loro appoggio. Finora i nemici del Lukmagno non hanno tentato nulla presso di noi. Tuttavia so che il sig. La Roche Bernard deve venire a Torino. Così scrisse a Pollone, col quale è rimasto in buone relazioni dopo la negoziazione con esso fatta del trattato postale colla Svizzera. Ma ciò non v'inquieti; staremo saldi nel nostro proposito. Avendo percorso la Svizzera in tutte le direzioni, sarete in grado di apprezzare i risultati del raccolto. Le notizie, di cui potrete favorirmi su questo punto, mi giungeranno gradite. Giacché la questione annonaria preoccupa assai gli animi e più di tutti quello dell'infelice ministro delle Finanze, a cui tocca la dura sorte di dovere imporre nuovi balzelli in un anno di scarsi raccolti. Ad onta di tante contrarietà il paese è tranquillo. Torino si vuoterà di truppe la settimana ventura, tutte le guarnigioni andando al campo, e ciò senza che l'ordine pubblico corra il menomo pericolo. Addio, scrivetemi e credete a mia sincera amicizia. C. Cavour

divisore
Nomi citati:
Paleocapa, La Roche Bernard, Pollone.
Toponimi citati:
Torino, Lukmagno, Germania, Lugano, Mendrisio, Svizzera.

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