OTT
2
1859

Cavour, Camillo Benso di a Cantù, Cesare 1859-10-02 #3708


Mittente:
Cavour, Camillo Benso di.
Destinatario:
Cantù, Cesare.
Data:
02 Ottobre 1859.

                                                                                                       Leri, ant. 2 ottobre 1859

      Preg. Sig.,
      Volendo ella chiarire la sua condizione rispetto ai suoi concittadini ed al governo nostro, mi richiede di aiuto e di consiglio. Avendo abbandonata la verga del potere, senza riprendere la penna del giornalista, non sono nel caso di poterle dare aiuto efficace; mi ristringerò quindi all'ufficio di consulente, quantunque questa sia opera per me poco grata.
      Ella fu ed è dalla stampa e dalla pubblica opinione accagionato di avere dal 1848 in poi professati principi repubblicani ed essersi ad un tempo dimostrato proclive ad accettare una transazione coll'Austria, ricercando od accettando i favori dell'arciduca Massimiliano. Ella volle da tale accusa purgarsi promovendo un giudizio di uomini imparziali e noti per la schiettezza delle loro opinioni. Interpellato in proposito, lodai la sua determinazione perchè non scevra di pericoli in quei tempi, e perchè in allora era il solo mezzo di mettere in luce ciò che v'era di dubbio o di oscuro sulla sua condotta. Ignoro le cause che mandarono a monte quel suo divisamento, ma le lamento.
      Ora tale mezzo non sarebbe più opportuno. Vivendo in paese libero, ove libera è la stampa, un giurì privato non avrebbe autorità, qualunque fosse la fama degli uomini che lo comporrebbero. Solo giudice autorevole della riputazione degli uomini pubblici, là dove tutto si può dire e tutto si può scrivere, è la pubblica opinione. A quel tribunale ricorra francamente con ardire. Dia di mano alla penna, non per scrivere qualche cosa nel senso nuovo, ma per esporre senza reticenze od ambagi la sua condotta, i principi che l'hanno informata, i fatti che ne conseguirono; e poi per prendere a parte i suoi accusatori invitandoli a provare le loro asserzioni od a riconoscerne la ingiustizia. A questo fine può valersi dei giornali, oppure mandare alle stampe un apposito opuscolo. Se il suo nome fosse poco conosciuto il primo mezzo sarebbe il migliore; noto come è, darei al secondo la preferenza. Dovendo essere il suo scopo di provocare una seria polemica, parmi che a ciò gioverebbe l'adottare la forma di lettere dirette a qualche suo amico, od anche e meglio forse ad un suo avversario.
      Ecco il mio parere, non so se ella lo reputerà vulgare, ma ciò di cui posso assicurarla si è che è dettato dal vivissimo desiderio di potere professare pel cittadino gli stessi sentimenti di stima ch'io nutro per lo scrittore che tanto giovò ad illuminare gli Italiani ed a fare il loro nome chiaro e rispettato in Europa.

divisore
Nomi citati:
Cesare Cantù, arciduca Massimiliano.
Toponimi citati:
Austria, Europa.

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