SET
16
1853

Castelli Michelangelo a Cavour Camillo Benso di 1853-09-16 #3513


Mittente:
Castelli Michelangelo.
Destinatario:
Cavour Camillo Benso di.
Data:
16 Settembre 1853.

Torino, li 16 settembre 1853 Signor Conte, Con mia sorpresa ho trovato il Sig. Rattazzi di ritorno senza di lei, e non posso però far a meno di dirgli che ha gran ragione di prendersi qualche giorno ancora di riposo, che io gli auguro di cuore profittevole e gradito. Sono giunte da Sarzana le carte e lettere di Mazzini;1 al leggerle bisogna confessare che sono pazzi da catena, ed il Sig. Mazzini degno del manicomio: non contava meno che di tagliare gli Austriaci e divi¬derne le forze col suo progetto di spedizione; vi sono tutti gli ordini, per la formazione dei corpi, per la nomina degli uffiziali, per le imposte straordinarie, e contemplati tutti i casi; quando vedrà queste carte au¬tentiche sarà sorpreso non so più se da disprezzo o da pietà. È gran peccato che non si possano pubblicare, poiché bisognerebbe entrare in un processo criminale che politicamente ci metterebbe in imbrogli, poiché darebbe prove ai nostri buoni vicini, dalle quali risulte¬rebbe della cospirazione tramata nello Stato, e purtroppo, con governi quali sono tutti quelli d'Italia, non è possibile moralmente impedire queste cose; di nulla intanto potranno appuntarci, poiché al menomo principio di azione si è provato che il Piemonte è in grado di far rispettare le sue frontiere. Ma impedire che le bricconate, infamie, e pazzie dei governi reazionari d'Italia non producano effetti corrisponden¬ti, è cosa impossibile a verun governo il meglio ordinato, e non è questi in obbligo che di stornarne i principi e le conseguenze. Intanto però si sta compilando in segreto una nota di tutti questi farneticanti, e sono già giunte quelle di Nizza e Genova, e quando sarà compiuta bisognerà pensare ad una nuova spedizione transatlantica. Ella poi giungerà in tempo per discutere il tutto. Rattazzi ha fatto le commissioni di cui ella l'aveva incaricato, ed il Sig. San Martino vi diede corso immediatamente. Sono assicurato che il conte Giriodi2 ha intentato un processo di separazione contro sua moglie, pel fatto, o pei fatti del Ministro d'Au- stria. E dicesi che sono emigrati Lombardi che hanno fatto questo malgiuoco al Ministro, tutelando cosi l'onore del Sig. Giriodi. La cosa è pubblica, ma non ho ancora notizie positive. Leggerà nei giornali il dispaccio di Parigi, per cui la questione d'Oriente è più intricata di prima;3 ciò vorrà dire riposo per noi almeno per quest'inverno. Non le parlo del ribasso dei fondi pubblici ed industriali, ma c'è in Torino un po' di panique, che passerà quando si saranno assuefatti a quéste inevatibili [sic] emozioni. La ringrazio della sua lettera,4 e se rimane ancora per qualche tempo costì la prego a darmi di sue preziose notizie. Cercherò domani del maestro d'inglese per il bravo Federico.5 Mi abbia il suo dev. Castelli

divisore
Nomi citati:
Rattazzi, Mazzini, San Martino, Giriodi, Federico.
Toponimi citati:
Torino, Sarzana, Italia, Piemonte, Nizza, Genova, Austria, Parigi, Oriente.

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